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INTERNET GOVERNANCE STRATEGY 2012-2015

 

Per la governance di internet il documento del Consiglio di'Europa individua sei settori principali: apertura di Internet, diritti degli utenti, tutela dei dati, criminalità informatica, democrazia e cultura, bambini e giovani.

 

L'"Internet Governance Strategy" andrà attuata nel quadriennio 2012-2015 e sono 40 le linee d'azione, articolate in sei settori principali (apertura di Internet, diritti degli utenti, tutela dei dati, criminalità informatica, democrazia e cultura, bambini e giovani), quelle fissate nel documento "Strategia sulla governance di Internet", licenziato dal Consiglio d'Europa dei 47 Stati membri, lo scorso 15 marzo.

L'obiettivo è gantire un accesso alla rete senza interruzioni arbitrarie, nel rispetto dei diritti e delle libertà dei cittadini europei, garantendo la protezione dei dati personali e la privacy, anche attraverso una lotta senza quartiere alla pirateria, e per promuovere la democrazia e la diversità culturale.

Per il Consiglio d'Europa, l'accesso a Internet sta consentendo a un numero senza precedenti di persone di parlare e diffondere informazioni ed è dunque di vitale importanza tutelare e preservare la rete  per assicurare l'esercizio on-line degli articoli 10 e 11 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Saranno perfezionati strumenti che permettano ai navigatori di ricorrere contro eventuali violazioni commesse dai governi e dagli operatori, ma anche di cancellare le proprie tracce on line. I cittadini dovranno affrontare responsabilmente i servizi offerti via Internet, ricevendo l'adeguata informazione e sapendo che i loro dati sono protetti. Si potrà così migliorare i servizi pubblici on line, mentre l'Osservatorio europeo dell'audiovisivo garantirà il rispetto della diversità culturale. Attenzione particolare ai più deboli, i bambini e i giovani, che devono essere messi  in grado di imparare, comunicare e giocare in tutta sicurezza.

Se la strategia delineata dal Consiglio d'Europa disegna una visione coerente per uno sviluppo sostenibile a lungo termine, il suo successo dipenderà  comunque in larga misura dal dialogo e dal sostegno degli stakeholder in gioco. (i.cam)

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Valenzano, 23 marzo 2012