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A BREVE PRIMA SELEZIONE DEI FABBISOGNI DI LIVING LABS

 

Ancora qualche giorno per segnalare i fabbisogni che parteciperanno alla prima selezione del progetto Apulian ICT Living labs.

Un'app non fa smart cities, ma un Living Lab può aiutare

Le tecnologie da sole non bastano a garantire sviluppo e ricchezza ai territori se non vengono messe a servizio di un'idea specifica di città.

E' necessario definire in maniera precisa il concetto di "smart cities in Italia" slegandolo dai suoi contenuti più specificatamente tecnologici per collegarlo invece ad aspetti come la dotazione infrastrutturale e la partecipazione dei cittadini, che grazie all'aiuto delle Ict possono contribuire alla realizzazione di politiche urbane sostenibili.

Ma le amministrazioni pubbliche sono davvero pronte a rendere le città più intelligenti? Il percorso che porta alla costruzione della smart city richiede sempre di più il coinvolgimento dei cittadini interessati sia come destinatari che come (co)produttori delle politiche. In questo senso la smart city promette di essere il luogo dove faremo un uso evoluto dei social network per conoscere e anticipare i bisogni dei cittadini, dove saranno ampiamente diffuse le app che consentono ai cittadini di segnalare le carenze nei servizi. Questo scenario, però, prevede una grande sfida che coinvolge i decisori locali: mettersi, per la prima volta, al centro di un processo di ridefinizione del sistema di regole con cui interagiscono cittadini e istituzioni, garantendo l'adeguata attenzione alle fasi di ascolto, per poi giungere alla realizzazione degli interventi decisi assieme.

Non sarà la diffusione delle tecnologie a tutti gli strati della popolazione a rendere le città più smart, ma il modo in cui queste tecnologie saranno integrate nelle strategie e nei processi operativi dei diversi soggetti che a vario titolo contribuiscono al governo della città. Per fare un esempio banale, a un disabile motorio interessa poco avere un'app che gli dica in tempo reale tra quanti minuti passerà il bus, se poi non ci può salire perché le pedane sono più alte del livello dei marciapiedi.

Sono questi i presupposti da cui parte il progetto della Regione Puglia "Apulian ICT Living Labs" e per questi motivi è partita dal marzo scorso un'ampia fase di partecipazione che chiede ai cittadini, e in particolare alle associazioni e ai soggetti collettivi che li rappresentano, di segnalare le loro esigenze in maniera che su di esse siano costruiti i progetti che saranno finanziati, adottando la metodologia living labs, dal Programma Operativo FESR 2007-2013, Obiettivo Convergenza "Investiamo nel vostro futuro", Asse 1, Linea di intervento 1.4, Azione 1.4.2 "Supporto alla crescita e sviluppo di PMI specializzate nell'offerta di contenuti e servizi digitali". Sono  a disposizione delle società ICT della regione Puglia 15 milioni per il finanziamento dei progetti.

Il progetto, affidato per l'attuazione a InnovaPuglia, è giunto alla prima selezione dei fabbisogni proposti per costruire il bando, atteso in uscita per l'estate. (t.fid)

Per segnalare un fabbisogno è necessario collegarsi al portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese Sistema Puglia.

Per saperne di più sul progetto "Apulian ICT Living Labs".

Valenzano, 2 luglio 2012