"Investire nelle nuove reti per porre le basi del futuro" ha concluso Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea al Digital Agenda Summit, organizzato ieri da ETNO e dal Financial Times a Bruxelles. Il summit ha portato a Bruxelles, oltre al commissario UE  per l'Agenda Digitale, più di 30 CEO delle Tlc europee e mondiali per discutere di come gli attuali modelli di business debbano evolvere per favorire gli investimenti in nuove infrastrutture. 

Gli investimenti privati nelle reti in fibra ottica, infatti, non hanno ancora raggiunto i livelli necessari per adeguare le infrastrutture europee a quelle asiatiche e statunitensi. Anche per questo la Commissione europea ha annunciato l'avvio di due consultazioni pubbliche relative all'accesso degli operatori alternativi alle reti di telefonia fissa e a banda larga appartenenti agli operatori storici. Obiettivo è rafforzare il mercato unico dei servizi di telefonia e regolamentare le reti (di telefonia e a banda larga) in tutti gli Stati membri, nella consapevolezza che queste reti di nuova generazione sono fondamentali per conseguire l'obiettivo fissato dall'Agenda digitale di fornire a tutti gli europei l'accesso alla rete veloce e superveloce entro il 2020.

Gli esiti delle due consultazioni consentiranno alla Commissione di redigere raccomandazioni affinché le misure di non discriminazione e di controllo dei prezzi siano applicate in modo coerente dagli operatori  e in tutti gli Stati membri e potrebbero portare la UE a imporre di abbassare i prezzi di accesso alle reti in rame, così da creare le condizioni per sostituire le vecchie infrastrutture  con la fibra ottica.

"Abbiamo bisogno di coerenza a livello normativo fra tutti gli Stati membri per garantire condizioni di parità nel settore delle telecomunicazioni nell'UE al fine di promuovere la concorrenza e gli investimenti" ha continuato Neelie Kroes "Questo contribuirà a rassicurare i mercati: investire nelle reti di fibra è un'operazione sicura e redditizia".

Entrambe le consultazioni sono aperte a operatori di telecomunicazioni, alle organizzazioni di consumatori, ad autorità di regolamentazione nazionali, agli Stati membri e a eventuali altre parti interessate fino al 28 novembre 2011. (i.cam)

Ulteriori informazioni sul sito di Agenda digitale o sul sito del Financial Time o sul sito di ETNO.

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Valenzano, 4 ottobre 20111