L'assemblea del CNEL approva il documento di osservazioni e proposte "L'Information e Communication Technology come fattore di crescita del paese",  redatto  dalla Consigliera Paola Manacorda, coordinatrice del gruppo di lavoro "Reti e Servizi Digitali", della IV Commissione per le reti infrastrutturali, i trasporti, le politiche energetiche e l'ambiente.

L'ICT fornisce un  contributo alla crescita economica, attraverso l'aumento della produttività, della competitività
delle imprese, dell'efficienza della pubblica amministrazione, della riduzione degli sprechi e dell'aumento di occupazione qualificata. E' questa la conclusione alla quale perviene il documento "L'Information e Communication Technology come fattore di crescita del paese", approvato nell'assemblea del CNEL dello scorso 29 novembre.

Partendo dalla considerazione che è ormai dimostrato che vi è una correlazione positiva tra la diffusione di ICT in un paese e il suo sviluppo economico, si riconosce alle tecnologie delkl'informazione  anche la capacità di contribuire all'equità e alla coesione sociale, attraverso un aumento della trasparenza e del controllo democratico sulle istituzioni, delle pari opportunità di tutti i cittadini nell' accesso alle informazioni e infine, ultimo ma non meno importante, nell'assicurare sbocchi lavorativi ai giovani.

Il settore può anche offrire soluzioni per una maggiore sostenibilità ambientale, sia attraverso applicazioni specifiche (reti elettriche intelligenti per un uso razionale dell'energia, monitoraggio ambientale in tutte le sue componenti, infomobilità, gestione del ciclo dei rifiuti) sia attraverso interventi infrastrutturali "leggeri" che, a differenza di altri, non generano rifiuto da parte delle popolazioni interessate.

Per tutti questi motivi è necessaria la consapevolezza che investire nell' ICT non è un costo a fondo perduto, ma un investimento nel futuro del Paese ed è necessario che tutte le componenti della società si attrezzino per cogliere questa opportunità. Il rischino è la perdita della sfida di uno sviluppo davvero moderno, degno  di un paese sesta economia del mondo ma 51-esima economia digitale.

Il Cnel ritiene che questi temi meritino un' attenzione specifica e vadano approfonditi con analisi puntuali e la Commissione "Reti e Servizi Digitali", che ha redatto il documento, anche avvalendosi di audizioni tenute nei mesi di maggio e giugno con rappresentanti qualificati del settore, intende proseguire in questa direzione e promuovere, nel corso del 2012, un seminario di riflessione sul rapporto tra ICT e lavoro.

Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - CNEL - è previsto dall'articolo 99 della Costituzione della Repubblica Italiana; è composto di esperti e rappresentanti delle categorie produttive; è organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge; ha l'iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge. (i.cam)

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Valenzano, 13 dicembre 2011