Ricalcando l'impostazione del Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione Europea, già dal 2016 l'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano ha introdotto il DESI regionale, lo strumento elaborato in collaborazione con AGCOM, CISIS, Regione Emilia-Romagna, Regione Piemonte, e le due in-house ART-ER e CSI Piemonte, per conoscere l'effettivo stato di digitalizzazione del Paese.

Elaborato su dati 2019, il DESI regionale 2020, oltre a restituire una fotografia esatta della realtà, conferma il gap esistente tra le Regioni italiane, pure le prime in classifica, e il resto d'Europa. Infatti, alla vigilia della pandemia, le regioni italiane mostrano sensibili differenze territoriali, soprattutto in una delle 5 aree in cui lo strumento si declina: quella del  capitale umano.

In generale, la migliore performance è della Lombardia, con un punteggio complessivo pari a 72,0 su 100, mentre ultima in classifica è la Calabria, con un punteggio di 18,8, registrando una distanza abissale tra la prima e l'ultima. La media italiana è 53,8, calcolata come media ponderata dei punteggi delle regioni, elaborata con un calcolo differente da quello della Commissione Europea, in quanto alcuni degli indicatori usati per replicare il DESI a livello regionale, a causa di indisponibilità di dati comparabili, non sono esattamente gli stessi utilizzati a livello europeo.

Sempre in generale, delle undici regioni con un punteggio superiore alla media, otto sono del nord (Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Liguria, Piemonte, e province autonome di Trento e Bolzano) e tre del centro (Lazio, Toscana, e Umbria). Al di sotto della media italiana troviamo tutte le altre regioni, in particolare le ultime (sotto i 45 punti) sono tutte regioni del Mezzogiorno. La Puglia è quint'ultima con 28,2.

Vediamo nel dettaglio alcuni risultati nelle cinque aree: Connettività, Capitale umano, Uso di internet,  Integrazione delle tecnologie digitali, Servizi pubblici digitali. 

Nell'area Connettività la migliore regione è il Lazio, con un punteggio di 79,8 su 100. Rilevanti sono i divari territoriali: otto regioni italiane, tutte al centro-sud, hanno una copertura della banda larga veloce inferiore al 20% delle loro abitazioni. La Puglia ha la più alta copertura di banda mobile 4G (98,2%), ma ha tra i valori più bassi nella copertura della banda ad almeno 100 Mbps.

Sulle competenze digitali (Capitale umano) la migliore regione è la Lombardia, con un punteggio di 83,1 su 100, e la quota più alta nella popolazione tra 16 e 74 anni con competenze digitali al di sopra del livello base (24,5%), tuttavia anch'essa è ben distante dalla media europea del 33%. La Puglia figura nelle ultime posizioni del ranking per 5 indicatori su 6.

Per l'Uso di internet di nuovo in testa la Lombardia, con 77,2 punti su 100, seguita dall'Emilia-Romagna con 74,4 punti.  In particolare, la Puglia ha un utilizzo settimanale di internet pari al 64% (è all'81% in Emilia-Romagna ma all'85%, in media, in UE). In questo caso, anche le migliori regioni italiane hanno performance peggiori della media europea che sull'eBanking si attesta al 66% e sulla vendita online da parte dei cittadini al 72%. Sul fronte della comunicazione, invece, il divario nord-sud si ribalta: la regione che usa maggiormente i social è la Campania (59%), mentre fanalino di coda in queste due aree è il Veneto (47% e 58%).

Nell'area Integrazione delle tecnologie digitali sono disponibili dati solo a livello di ripartizione geografica (nord-ovest, nord-est, centro, sud e isole). Il nord-est ha la performance migliore (punteggio pari a 69,1 su 100), mentre sud e isole sono ancora in forte ritardo (19,3). Ancora una volta un divario molto pesante.

Per i Servizi pubblici digitali, la performance migliore è quella della provincia autonoma di Trento, con un punteggio di 82,7 su 100. La Lombardia è invece la regione migliore per disponibilità di open data (score di 85 su 100 nell'indicatore costruito da AgID), e il Veneto ha la quota più alta di comuni che hanno pienamente digitalizzato un set di servizi locali (71%). Nel mezzogiorno si registra la quota più alta di imprese che indicano l'iniziativa della PA come fattore decisivo di digitalizzazione nell'ambito Industria 4.0: è il 14,7%.

In conclusione, dall'analisi emerge un gap tra nord e sud del paese che abbiamo già rilevato in passato e che, ancora oggi, non siamo riusciti ancora a colmare. L'Osservatorio pubblicherà nel corso del 2021 il nuovo DESI regionale che, assicura, si baserà su dati raccolti nel pieno dell'emergenza sanitaria. Capiremo dunque se la crisi avrà ampliato o ridotto i divari.

Approfondimento Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano

Valenzano, 24 febbario 2021