APPALTI FARMACI

IL CONSIGLIO DI STATO RIBALTA LA SENTENZA DEL TAR  

"Non sussistono, dunque, macroscopica irragionevolezza o errore di fatto."

È stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato relativa al ricorso presentato da InnovaPuglia, difesa dall'avvocato Alberto Bagnoli, sulla sentenza del TAR che nel febbraio scorso ha annullato un lotto per la fornitura di due farmaci.

L'ordinanza del TAR Bari n.399/2018  aveva accolto l'istanza di sospensione dell'aggiudicazione del lotto 444 alla società AMGEN, proposto da Teva Italia s.r.l., propendendo per "un'interpretazione restrittiva e rigorosa del dettato normativo in materia di lotti di gara e assimilazione di composti biologici, ritenendo prevalenti le finalità sottese alla tutela della salute del paziente rispetto alla contrazione della spesa pubblica."

Oggi invece, il Consiglio di Stato ribalta la decisione e dichiara "legittimi gli atti impugnati" e, sulla base di un approfondimento di merito, ribadisce che "Non sussistono, dunque, macroscopica irragionevolezza o errore di fatto."

La vicenda riguarda due farmaci i cui principi attivi, pegfilgrastim e lipegfilgrastim, InnovaPuglia aveva ritenuto avere equivalenza terapeutica, a seguito di una nota del Direttore Generale dell'AIFA (prot. n. STDG P 29919 del 23/03/2017) richiesta dal Dr. Giancarlo Ruscitti, all'epoca direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia.  I prodotti erano parte di una procedura, il Sistema Dinamico di Acquisto (SDA) del valore di 3 miliardi e 600 mila euro in 4 anni, bandito il 16 novembre 2016 e che alla data aveva già indetto 6 Appalti specifici, suddivisi in lotti, per un totale di 988 lotti rivolti a oltre 160 fornitori già qualificati per un valore a base d'asta pari a euro 2.421.295.927,19.

InnovaPuglia era certa di avere agito nell'interesse della collettività  e, pur comprendendo di operare in una materia estremamente complessa, era convinta di lavorare per produrre quei risparmi nella spesa sanitaria attesi per ribaltarli sul miglioramento del servizio offerto ai cittadini. Oggi è soddisfatta della sentenza a lei favorevole che è stimolo a proseguire nella strada intrapresa.

Ad oggi SArPULIA, il soggetto aggregatore degli acquisti della regione Puglia gestito da InnovaPuglia, ha già indetto 7 appalti specifici inerenti SDA farmaci per un valore a base d'asta pari a quasi 2 miliardi e ottocentomila euro, di cui 6 aggiudicati e 13 iniziative comprese nel DPCM del 11 luglio 2018 oltre i farmaci, per un valore totale posto a base d'asta di oltre 1 miliardo di euro. Inoltre, ha stipulato 245 convenzioni per un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro. InnovaPuglia ricorda che i farmaci acquistabili per via elettronica sono circa 1.900 e gli ordinativi di fornitura da parte delle aziende del SSR ammontano a circa 800 milioni di euro.

Infine, ancora una volta, il Consiglio di Amministrazione e il direttore generale di InnovaPuglia ribadiscono la loro completa disponibilità a fornire alla stampa, in ogni momento, tutte le informazioni necessarie per una corretta informazione sull'operato della società e sul servizio da essa offerto ai cittadini pugliesi.

Testo della sentenza del Consiglio di Stato

Valenzano, 15 luglio 2019