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FPA ANNUAL REPORT 2021

L'amministrazione pubblica rischia di non riuscire a spendere in maniera efficace e nei tempi richiesti gli oltre 300 miliardi di euro di risorse che le sono state assegnate tra Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.(PNRR) e Fondi strutturali 2021-2027

 

È quanto emerge dalla settima edizione dell'Annual Report di FPA, il volume che riassume i principali fenomeni del 2021 e gli scenari futuri della PA italiana, presentato lo scorso venerdì 28 gennaio. Il rischio è ancora più concreto se si pensa che nel periodo 2014-2020 è stata capace di spendere solo il 44% dei fondi europei.

"Dopo anni di indebolimento del settore pubblico e mancati investimenti in persone, competenze e innovazione organizzativa, oggi è necessario sostenere le amministrazioni nella grande sfida del PNRR – dice Gianni Dominici, Direttore generale di FPA -. Un piano che è stato calato dall'alto e oggi richiede un potenziamento della capacità amministrativa, con nuove competenze, semplificazione e accompagnamento costante per ovviare al ritardo e all'impreparazione con cui siamo arrivati all'appuntamento".

Nel 2021 diverse nuove importanti iniziative hanno supportato la macchina pubblica, ma i risultati non evidenziano un processo di trasformazione radicale.

Nel campo della trasformazione digitale, ad esempio, alla crescita della domanda di servizi digitali non sempre è corrisposta una maturità di offerta da parte delle amministrazioni. Infatti, come emerge dalla seconda edizione dell'Osservatorio PA "La Pubblica Amministrazione di fronte alle sfide dell'innovazione", indagine demoscopica realizzata da FPA in collaborazione con l'Istituto Piepoli (dicembre 2021), se è vero che l'80% del campione ritiene che la digitalizzazione della PA produca benefici per cittadini e imprese, ben il 47% trova che nell'ultimo anno i servizi pubblici non siano sostanzialmente cambiati per livello di efficienza e qualità.

"Nel 2021 non sono mancati alcuni importanti rinnovamenti per la PA italiana – afferma Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA -. Ma è necessaria anche una riforma della dirigenza, grande assente dal panorama legislativo degli ultimi decenni, e una nuova valorizzazione dei manager pubblici che dovranno trasformare gli obiettivi del PNRR in programmi e progetti. Serve valorizzare le professionalità presenti e un qualificato ricambio generazionale".

"L'Italia ha di fronte a sé la grande opportunità di recuperare finalmente il ritardo digitale dai paesi più avanzati grazie alla disponibilità dei fondi del PNRR e all'elettroshock culturale generato dalla pandemia – afferma Andrea Rangone, presidente di DIGITAL360 -. La differenza, come sempre, la faranno le persone, nei loro rispettivi ruoli: politici, governanti, manager, imprenditori, professori, studenti, che sapranno sfruttare questo scenario per cambiare e per contribuire a questa grande sfida".

Rivedi la presentazione e scarica il rapporto

Annual Report 2021: approfondimento

Sono 3,2 milioni i dipendenti pubblici italiani, che a fine 2020 hanno toccato il minimo storico degli ultimi 10 anni. Il 16,3% dei dipendenti ha più di 60 anni, appena il 4,2% è under 30. Il decreto-legge 44/2021 ha sbloccato i concorsi pubblici, ma a dicembre 2021 nessuno si era ancora concluso con le assunzioni previste.

Secondo l'Osservatorio PA di FPA e Istituto Piepoli per il 49% degli Italiani lo Smart Working nella PA è un'opportunità per un'amministrazione più efficiente e moderna, per il 19% è ininfluente, mentre per il 32% c'è il rischio che faciliti assenteismo e comportamenti opportunistici.

Competenze

Secondo gli ultimi dati ufficiali della Ragioneria Generale dello Stato (2019) l'investimento complessivo in formazione è stato di 163,7 milioni di euro, 110 milioni in meno rispetto a 10 anni fa, per una media di 1,2 giorni di formazione l'anno. Solo il 5% riguarda competenze digitali e il 2,3% project management.

Ad inizio 2022, è stato presentato il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione "Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese", con l'obiettivo di accompagnare all'assunzione di personale sempre più qualificato anche la formazione di chi già lavora nella PA.

Trasformazione digitale

Bene i progetti nazionali, ancora difficoltà per gli enti locali. Al 31 dicembre 2021 le identità digitali SPID attivate hanno superato i 27,4 milioni (erano 15,5 milioni a fine 2020).  Cresce l'utilizzo dell'AppIO e di pagoPA, tutti i comuni italiani sono entrati nell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.

I servizi più utilizzati sono stati green pass (59%), servizi di enti centrali INPS e Agenzia delle entrate (49%) e cashback (38%) comportatesi da vere e proprie killer application:

Città e Territori

La pandemia si è abbattuta pesantemente sulle città, ma nel 2021 le grandi aree urbane hanno riacquistato il loro appeal, come sembra dimostrare anche la ripresa del mercato immobiliare.

Nelle cittò però I cittadini non evidenziano miglioramenti della qualità della vita. Secondo l'Osservatorio PA di FPA e Istituto Piepoli, per il 44% degli italiani la propria città non è cambiata, per il 31% è cambiata in peggio e solo per il 18% è migliorata. Le amministrazioni territoriali (Regioni, Province, Comuni e ASL) dovranno gestire una quota di risorse del PNNR compresa tra i 66 e i 71 miliardi di euro, un terzo delle risorse totali, con il serio rischio di non riuscire a presentare i progetti o che questi non rispondano ai requisiti richiesti.

Semplificazione

Al decreto "semplificazioni" del 2020 centrato su edilizia, appalti e green economy, nel 2021 ha fatto seguito il decreto "Governance e semplificazioni" che punta a dimezzare i tempi delle valutazioni ambientali, ridurre i tempi di autorizzazioni per la banda ultra-larga, sbloccare il "superbonus 110%", rafforzare il silenzio assenso e i poteri sostitutivi, accelerare appalti e opere strategiche.

Gli appalti pubblici sono aumentati sensibilmente, con numeri mai raggiunti negli ultimi cinque anni.

Sanità

Dopo aver subito un taglio di 37 miliardi di euro tra il 2010 e il 2019, concentrato prevalentemente sul personale, il Sistema Sanitario Nazionale ha subito una tensione senza precedenti a causa della pandemia. Oggi tra Missione Salute del PNRR (15,63 miliardi di euro), React-EU e Fondo Nazionale Complementare, le risorse disponibili per la Sanità ammontano a 20,22 miliardi da spendere nel periodo 2021-2026. Investimenti che sembrano andare nella direzione giusta, divisi a metà tra riorganizzazione del territorio e potenziamento delle strutture tecnologiche degli ospedali.

Scuola

La scuola è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia. L'Italia è il paese che ha tenuto chiuse le scuole superiori per più tempo: 90 giorni contro una media di 70 per tutti i paesi industrializzati,

Sono disponibili 30 miliardi di euro del PNRR per istruzione e ricerca  da investire nei princuipali problemi: dispersione scolastica, pochi titoli di studio di livello terziario, edilizia scolastica,  competenze dei docenti.

Valenzano, 28 gennaio 2022

 

 


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