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FSE: FONDI PER L'IMPLEMENTAZIONE IN TUTTE LE REGIONI

 

Nei giorni scorsi il governo ha stanziato oltre 610 milioni di euro per l'adozione e l'utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nelle Regioni e nelle Province Autonome, destinati al potenziamento dell'infrastruttura digitale dei sistemi e all'incremento delle competenze dei professionisti del sistema sanitario; 311 milioni saranno destinati al rafforzamento delle competenze digitali degli operatori sanitari e quasi 300 milioni al potenziamento tecnologico dell'infrastruttura digitale.

Alla Puglia sono destinati oltre 23 milioni per il potenziamento delle risorse digitali infrastrutturali, di cui oltre 2 milioni già quest'anno sotto forma di anticipo, e oltre 24 milioni e mezzo per le competenze digitali necessarie a creare un sistema sanitario più moderno, digitale e inclusivo per tutti; anche qui è previsto un anticipo per il 2022 pari a oltre 2 milioni e mezzo.

Ieri invece sono stati presentati dal Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, in Conferenza Stato-Regioni Unificata, i risultati ottenuti nella prima fase del progetto pilota condotto da sei Regioni sul Fascicolo Sanitario Elettronico.

Obiettivo del progetto era incrementare l'alimentazione dei fascicoli e la portabilità tra Regioni per i cittadini che si trasferiscono. A questa fase ha partecipato la Puglia che insieme alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia si è occupata in particolare di trasferibilità automatica, mentre le Regioni Basilicata, Campania e Piemonte si sono occupate di incremento alimentazione.

Sintesi dei risultati

Per quanto riguarda l'alimentazione, in appena sette mesi, la Regione Basilicata è passata dal 27% dei documenti disponibili sull'FSE al 95%; la Regione Campania dal 1,5% al 53%; e la Regione Piemonte dal 50% al 80%.

Sulla portabilità interregionale, la percentuale di successo nella migrazione dei documenti tra le Regioni pilota è passata dal 14% al 93% nel periodo ottobre 2021-giugno 2022; allo stesso tempo è stata riscontrata la riduzione degli errori rispetto alla migrazione, passati dal 5% al 0,60% dei documenti interessati nello stesso periodo di riferimento.

Parte ora la seconda fase del progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, componente 2.1.3 - Missione 6, che interesserà tutte le Regioni del Paese e per il quale sono stati stanziati i fondi, distribuiti come illustrato precedentemente

Infine, per quanto riguarda la piattaforma nazionale di telemedicina, l'agenzia Agenas ha dichiarato economicamente conveniente e di pubblica utilità la proposta di Partenariato pubblico privato ricevuta da Poste Italiane, Dedalus, Engineering, Althea e Almaviva, che sarà ora messa a gara. Entro l'autunno saranno inoltre avviate le procedure per le gare che metteranno a disposizione di tutte le Regioni i servizi di telemedicina, in particolare per le visite, l'assistenza, il consulto e il monitoraggio da remoto.

Valenzano, 13 ottobre 2022

 

 


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