La sentenza 24 maggio 2012 n. 1019 del TAR Puglia afferma che la firma digitale è obbligatoria per le gare telematiche.

Pronunciata del TAR Puglia - Bari, Sez. I, la sentenza 24 maggio 2012 n. 1019, afferma il principio in base al quale, in caso di gare telematiche, la sottoscrizione delle offerte deve avvenire obbligatoriamente con firma digitale.

La mancata sottoscrizione di un atto che costituisce uno dei documenti integranti la domanda di partecipazione alla gara da parte di un concorrente, secondo la sentenza, non può essere considerata in via di principio una irregolarità formale, sanabile nel corso del procedimento perché fa venire meno la certezza della provenienza e della piena assunzione di responsabilità in ordine ai contenuti della dichiarazione nel suo complesso.

Nel caso in questione, il file di testo con l'offerta inviata per partecipare alla gara riportava in calce solo l'indicazione del nome della società, ma non possedeva quelle garanzie richieste dalla legge in merito "all'integrità, paternità, autenticità, immodificabilità e sicurezza del documento elettronico". La sentenza ha anche ritenuto insufficiente che a monte del sistema esistesse una procedura di firma elettronica costituita dall'inserimento dell'indirizzo di posta elettronica del referente e di un codice PIN da parte dell'azienda ritenendola inidone a fornire garanzie certe.

Questa sentenza richiama inoltre l'attenzione di tutte le PA al rispetto delle corrette procedure nella gestire on-line i propri bandi di gara e suggerisce, indirettamente, che le piattaforme telematiche di e-procurement dovrebbero utilizzare esclusivamente strumenti quali la Posta Elettronica Certificata e la Firma digitale, in quanto gli unici in grado di offrire garanzie legalmente riconosciute in tema di verifica della provenienza e validità della trasmissione dei documenti. (i.cam)

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Valenzano, 7 giugno 2012