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PAOLA PISANO: LE LINEE PROGRAMMATICHE

 


Martedì 15 ottobre 2019 alle ore 12:00 Paola Pisano, ministra per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, ha esposto le linee programmatiche del suo dicastero in audizione alla Commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera.

La ministra ha chiarito che opererà in assoluta continuità con  quanto messo in campo dal Team per la digitalizzazione e dal Commissario straordinario Luca Attias che è entrato a far parte del nuovo Dipartimento  per  la  trasformazione digitale, istituito con Decreto del 19 giugno 2019 pubblicato in GU Serie Generale n.199 del 26-08-2019 (vedi nostra notizia).

Nella nuova governance è anche prevista la società PAGOPA – che la Pisano ha precisato non essere una società in house, bensì un soggetto che opera sul mercato - che dovrà sviluppare e industrializzare alcuni dei servizi digitali pubblici, oltre PagoPa, il ‘Progetto Io' e la Piattaforma digitale nazionale per i dati. Saranno infine previste varie task force specifiche per il coordinamento e l'innovazione di altrettanto specifiche tematiche di digitalizzazione e think thank di esperti per trovare soluzioni efficaci ai temi più rilevanti. Su AGID la Pisano ha dichiarato che nel breve e medio periodo ci sarà il rinnovo del direttore e contestualmente la razionalizzazione delle competenze, del ruolo e delle funzioni dell'agenzia.

"L'obiettivo è quello di creare una squadra con più soggetti al suo interno, ma è anche quello di fare rete e mettere in relazione tutti quei soggetti pubblici e privati che possono aiutarci a creare e diffondere innovazione e digitalizzazione" ha concluso la Pisano sul tema della governance.

Dopo di che, ha esposto i dati aggiornati su alcune delle tematiche più importanti della digitalizzazione del sistema Paese e alcune delle strategie che si intende adottare.

SPID

Ad oggi utilizzano Spid 4,9 milioni di utenti e 9 identity provider sono attivi per offrire  circa 4mila servizi integrati. È evidente che la diffusione dell'identità digitale con SPID non è sufficiente ed è necessaria una riforma dell'identità digitale che comprenda anche la diffusione del domicilio digitale. A detta della Pisano, i punti deboli dello SPID che hanno messo in difficoltà AGID sono: il timore dei Comuni che i cittadini debbano pagare per lo SPID e il modello di business che non funziona con gli Identity Provider che non sono riusciti a fare business. Dunque è necessario che lo Stato investa nel progetto SPID e che ci sia un soggetto pubblico forte, un player di Stato, al quale i diversi Identity Provider privati facciano riferimento, per la governance dello SPID.

ANPR 

31 milioni di cittadini sono "on board", 3609 comuni e altri 1677 sono in fase di subentro (prossimi ad entrare ndr). L'obiettivo che si sta centrando è creare una base dati unica per i cittadini che coinvolga tutti i Comuni italiani per riuscire a creare una sorta di unico grande Comune. Per il cittadino, le procedure saranno semplificate, tutti i certificati saranno online, ci sarà la possibilità di controllare i propri dati e di ottenere servizi su tutto il territorio nazionale.

PAGO PA

Abbiamo superato i 500mila wallet, che sono utenti registrati su PagoPa che hanno memorizzato la loro carta di credito; solo nel mese di settembre sono stati gestiti oltre 1 miliardo di euro di pagamenti. Quindi sul tema gli obiettivi sono stati raggiunti. 

APP IO

La APP nei prossimi giorni sarà lanciata negli store e verranno attivate le funzioni di digitalizzazione di patente e tessera sanitaria, in modo da garantire l'utilizzo di questi due documenti attraverso lo smartphone. L'obiettivo è "nascondere la complessità al cittadino". "È un paradigma che cambia - ha commentato la ministra - prima era il cittadino che si doveva interfacciare con vari servizi della Pa, e invece sono gli enti della Pa che attraverso IO si devono interfacciare con il cittadino" .

INFRASTRUTTURE DIGITALI

Su questo tema la ministra ha specificato che esistono servizi critici ed essenziali (ad esempio gestione dei dati dei cittadini e Sistema Sanitario Nazionale) - che il ministero sta mappando - e servizi non critici, ma altrettanto importanti. Ha poi spiegato che la finalità è rispondere al pericolo che ora corrono i paesi UE di essere dipendenti per l'approvvigionamento di risorse di calcolo e storage da soggetti extra europei. Una sorta di rischio geopolitico che potrebbe frenare enormemente lo sviluppo. Per questo motivo è necessario che I servizi digitali, che sono tutti pubblici e creano valore per cittadini e imprese, migrino all'interno di un cloud nazionale"I servizi critici ed essenziali per la Pa, cioè che sono essenziali per il mantenimento di attività sociali ed economiche e sono critiche per il Paese, devono migrare all'interno di un soggetto – che gestirà il cloud – che noi chiamiamo Polo strategico nazionale".  Ha affermato la Pisano. "Il Polo è un gestore unico controllato dallo Stato che è formato, speriamo, da almeno 3 data center distribuiti sul territorio nazionale". 

La seconda parte dell'audizione è stata dedicata più in generale all'innovazione e in particolare la ministra ha affermato: "L'Europa e l'Italia sono lente, hanno un'adozione delle tecnologie molto lenta, e hanno un ritardo sui modelli di business per la creazione e la diffusione dell'innovazione. Ci sono molte aziende, chiamate ‘zombie firms', che consumano risorse, investimenti e talenti, impedendo che possano essere utilizzati per aziende più produttive. Non solo dobbiamo colmare il ritardo, ma dobbiamo anche riuscire a cogliere le opportunità che le nuove tecnologie possono dare al nostro Paese. In Italia l'innovazione, in particolare l'intelligenza artificiale, si stima che possa generare un giro d'affari intorno ai 228 miliardi di euro entro il 2030: questa per noi è un'opportunità, perché potrebbe contribuire alla crescita del Pil del 13%".

Guarda il video integrale dell'audizione

Valenzano, 16 ottobre 2019

 

 


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