Mai così attuale: pubblicato il libro "Sette anni di protezione dati in Italia".

 
E' stato presentato ieri a Roma, presso la Sala Capitolare del Senato,  il libro "Sette anni di protezione dati in Italia" pubblicato dall'Autorità Garante per la Privacy, alla presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani, della Vicepresidente della Camera dei Deputati, Rosy Bindi, dei rappresentanti del Governo, delle Istituzioni, del mondo dell'impresa e delle associazioni di categoria.

Preoccupazioni su quanto accade su social network e per il fenomeno del cloud computing, ma anche grande attenzione alle prossime sfide aperte dagli sviluppi del web e dell'ICT.

"L'illimitatezza dell'open data può condurre a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose" ha sostenuto Francesco Pizzetti, presidente dell'Autorità, che ha continuato sottolineando "che le scelte fatte di sottrarre le imprese alla protezione dei dati è in linea con quanto prevalentemente accade in Europa e nel mondo. Pensiamo però che esse, se non accompagnate da un forte sforzo di autoconsapevolezza e di attenzione all'adozione delle necessarie misure di protezione, possono tradursi, specialmente nell'era del Cloud e dell'Agenda digitale, in rischi gravissimi per gli operatori economici".

Nel volume sono stati forniti oltre 31.200 riscontri tra contatti telefonici (13.000) ed e-mail esaminate (18.214), che hanno riguardato, in particolare, le problematiche legate al telemarketing, alle e-mail e ai fax indesiderati, a Internet, alla videosorveglianza e agli adempimenti in materia di protezione dei dati personali.

E' stata un'opera  certosina che oggi racchiude e concentra sette anni di operato da parte dell'Autorità Garante per la Privacy, composta da Francesco Pizzetti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato e Giuseppe Chiaravalloti e svela i numeri del lavoro svolto.

519 provvedimenti collegiali nel 2011; oltre 3600 tra quesiti, reclami e segnalazioni all'Authority; 257 i ricorsi in materia di banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, sistemi di informazioni creditizie, operatori telefonici e telematica; 32 pareri resi dall'Authority su tutela della salute, digitalizzazione del processo civile e penale, lavoro e previdenza, formazione, protezione civile e sicurezza stradale, applicazione del Codice dell'amministrazione digitale e informatizzazione della PA; 447 ispezioni delle quali 358 hanno portato alla rilevazione di violazioni amministrative;  3 milioni il valore delle sanzioni comminate.

La correttezza per il trattamento dei dati e la trasparenza della Pubblica Amministrazione sono stati gli elementi portanti del rapporto, argomento più che mai attuale in un momento storico in cui l'Italia dovrà adeguarsi alle nuove norme in materia di data protection che l'Europa si sta dando.

Particolare importanza l'Autorità ha messo nel fornire  linee guida e indicazioni per il corretto trattamento dei dati in materia di trasparenza della PA, con le guidelines per la pubblicazione on line di atti e documenti, sulla qualità dei servizi sanitari pubblici e privati, con le linee guida per il trattamento dei dati a fini di customer satisfaction in ambito sanitario, su Internet, con le linee guida per blog, forum, social network e siti web che si occupano di salute.  (t.lac.)

Per un approfondimento http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1876632

Valenzano, 14 marzo 2012