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STATI GENERALI DELLA NUOVA COMUNICAZIONE PUBBLICA 2020

 

Si è svolta in diretta streaming la sesta edizione degli Stati Generali della nuova comunicazione pubblica. 

L'appuntamento annuale, nato per fare il punto su quanto si sta muovendo nel mondo della nuova comunicazione via social network, chat, intelligenza artificiale, con la presentazione delle novità e di buone pratiche provenienti da tutta Italia, ha visto l'intervento della ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, e della Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.

L'iniziativa, promossa dall'Associazione PA Social e organizzata in collaborazione con il Comune di Perugia e con la partecipazione di Airf (Associazione italiana reporters fotografi), si ripete ormai ogni anno dal 2015. Quest'anno si è svolta a Perugia lo scorso 16 ottobre con un gruppo di relatori in presenza, mentre l'intero evento è stato trasmesso on line in diretta facebook.

L'evento è stato un'occasione per comprendere meglio com'è cambiata la comunicazione pubblica e quale sia il lavoro di comunicatori, giornalisti, social media manager. Quest'ultimo aspetto, affrontato già da tempo grazie al lavoro fatto in questi anni da PA Social e dal tavolo istituzionale del Ministero per la Pubblica Amministrazione, coordinato da Sergio Talamo, direttore dell'Area Comunicazione di Formez PA.

Il Ministro Fabiana Dadone nel suo intevento ha dichiarato come "I tempi siano maturi per la riforma della comunicazione che sarà traino per la trasformazione della PA".

"Trasparenza, centralità del cittadino, accountability,  in questa strategia la riforma della comunicazione pubblica rappresenta uno strumento molto importante – ha continuato la MinistraQuando parlo di ‘Pa in uno smartphone', penso anche all'utilizzo massivo che ciascuno di noi fa di internet e dei social media in ogni momento della giornata. Le amministrazioni devono farsi trovare pronte in questo mondo, devono essere reattive, capaci di dare informazioni tempestive e di qualità. La pandemia, dopotutto, non ha fatto altro che alzare l'asticella e il livello di questa sfida. La digitalizzazione è la frontiera principale della semplificazione e, dunque, la valorizzazione dei nuovi profili della comunicazione è una leva cruciale per mettere davvero le persone al centro del rapporto con le amministrazioni".

Ha poi parlato della riforma della Legge 150, promossa da PASocial, un percorso orientato alle competenze digitali, al riconoscimento delle professionalità, ad un nuovo modello organizzativo per il lavoro e al rapporto diretto con il cittadino, aspetto che in questo momento così delicato è emerso con rinnovata forza. Ha infine concluso che: "La comunicazione digitale è veicolo essenziale anche per trasparenza e citizen satisfaction" (vai all'intervento).

Sergio Talamo, invece, nel suo intervento ha sottolineato l'importanza e la coerenza storica della necessità della riforma della legge 150/2000, che oggi è inadeguata. "Si tratta di una rivoluzione culturale che prevede l'utilizzo del digitale, non è una scelta è un obbligo morale, comportamentale, io direi persino etico, se vogliamo parlare ai cittadini e non più solo dei cittadini, se vogliamo che le leggi entrino nella vita quotidiana che è fatta di servizi" ha affernato.

Sono seguiti altri interventi di spessore sul tema e un panel dedicato alle "Buone pratiche, esperienze dai territori" in cui Micaela Abbinante, responsabile comunicazione della Asl Barletta-Andria-Trani, ha parlato della comunicazione in sanità, della sua importanza e della sua strategicità in un momento così delicato quale quello dell'attuale emergenza Covid 19.

LA RICERCA

Infine, nel corso degli Stati Generali è stata presentata la ricerca su Social media manager e Pubblica Amministrazione.  La ricerca, condotta dall'Osservatorio nazionale sulla comunicazione digitale, frutto della collaborazione tra l'associazione PA Social e Istituto Piepoli,  ha presentato un ampio mondo di professionisti composto da 9.500 tra social media manager, esperti di comunicazione e informazione digitale, giornalisti, comunicatori pubblici, che ogni giorno aiutano la pubblica amministrazione ad offrire ai cittadini comunicazione, informazioni, servizi, dialogo.

Tra i risultati presentati, sottolineiamo il profilo professionale dei social media manager in Italia che emerge dai dati: il 78% delle PA ha nell'organico una figura addetta alla gestione delle pagine social di sesso maschile (64%), con un'età media tra i 35 e i 44 anni (46%), assunto con contratto a tempo indeterminato (41%) e con diploma di scuola media superiore (59%). Quest'anno l'attività ha visto una impennata del lavoro fatto sulle piattaforme digitali, registrando un aumento del 59%, incremento evidente anche sul fronte delle interazioni dirette con i cittadini, pari al 52%. Numeri questi che testimoniano ancora di più la necessità di arrivare presto a definire la riforma della legge 150 in modo da avere un quadro normativo di riferimento che aiuti non solo chi già svolge questo mestiere con passione e competenza, ma anche chi sta iniziando ora il proprio percorso personale.

Sul tema Lucia Azzolina, Ministra dell'Istruzione, intervenuta anch'essa con un video dedicato all'evento ha sostenuto:  "So che state lavorando, anche in raccordo con la Ministra Dadone a una revisione della legge 150 del 2000 sulla comunicazione pubblica, per renderla sempre più veloce, trasparente, digitale. È un lavoro importante, che condivido e che va fatto. La legge del 2000 ha fatto il suo tempo. Oggi viviamo in un mondo molto diverso, abbiamo strumenti nuovi per poter comunicare meglio e con più frequenza con i cittadini. Dobbiamo farlo. Seguirò e sosterrò questo percorso. Nella PA c'è grande voglia di cambiamento, di digitalizzazione, c'è il desiderio di offrire servizi sempre migliori ai cittadini."

"I dati presentati sono molto significativi – ha sostenuto infine il presidente di PA Social Francesco Di Costanzo – il mondo della comunicazione e informazione digitale è sempre più ampio e ha bisogno di un riconoscimento e di essere parte integrante, strutturale, dell'organizzazione della nostra pubblica amministrazione. Continuiamo a lavorare con convinzione sulla centralità delle competenze, l'integrazione delle professionalità, un nuovo modello organizzativo. L'obiettivo è sempre comunicazione, informazione, servizi di qualità al cittadino. Per farlo dobbiamo rendere più forte e più centrale chi già oggi fa uno straordinario lavoro e non ha un riconoscimento adeguato e chi ha l'ambizione di fare mestiere in futuro, con percorsi di studi, di formazione e professionali chiari e di qualità".

Scarica la ricerca completa

Valenzano, 20 ottobre 2020

 

 

 


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