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UE: CONTRIBUTO AL DIBATTITO SU RICERCA E INNOVAZIONE

 

Nella riunione dei leader dell'UE a Sofia la Commissione europea ha presentato una comunicazione su ricerca e innovazione e  una serie di azioni concrete che i leader europei possono intraprendere per proteggere la privacy dei cittadini e realizzare il mercato unico digitale dell'UE entro il 2018.

 

"Investire in ricerca e innovazione vuol dire investire nel futuro dell'Europa."

È questo in estrema sintesi il messaggio che la Commissione europea ha voluto portare al dibattito informale dei capi di Stato e di governo di Sofia.

L'idea guida è che qualsiasi economia può solo anticipare la concorrenza se rimane alla frontiera della ricerca e dell'innovazione all'avanguardia. La crescente digitalizzazione di tutti i settori e i megatrend globali stanno cambiando il nostro modo di vivere, offrendo enormi opportunità, ma anche creando nuove sfide. A queste sfide si risponde approfondendo la capacità di innovazione dell'Europa e assicurando gli investimenti necessari ad accelerare la diffusione dell'innovazione in tutta Europa.

La Commissione inoltre ritiene che sia nell'interesse di tutti gli Stati membri gestire la trasformazione digitale seguendo l'approccio europeo che collega gli investimenti nelle innovazioni digitali a norme rigorose sulla protezione dei dati. Tale approccio consentirà all'UE di affrontare efficacemente le sfide di un'economia globale basata sui dati.

Se i dati sono il fulcro dell'economia e della società dell'Unione europea. Il loro flusso deve essere libero ma anche sicuro e protetto. La Commissione europea ha presentato tutte le proposte per un mercato unico digitale; spetta ora ai leader dell'UE aprire la strada alle opportunità digitali. 

Tre anni dopo l'adozione della strategia per il mercato unico digitale, sono state approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio 12 delle 29 proposte legislative presentate dalla Commissione a partire da maggio 2015. Nuove importanti disposizioni legislative in materia di protezione dei dati, cibersicurezza e la fine delle tariffe di roaming per la telefonia mobile sono già in vigore o entreranno in vigore tra pochi giorni o settimane. Ora gli Stati membri devono garantire che tali norme concordate funzionino nella pratica.

Regolamento generale sulla protezione dei dati

Due terzi degli europei si dichiarano preoccupati del fatto di non avere alcun controllo sulle informazioni che forniscono online, mentre la metà si preoccupa di essere vittima di frodi. Il recente scandalo Facebook / Cambridge Analytica ha aumentato la consapevolezza che i dati potrebbero essere utilizzati in modo improprio se non sono protetti in modo adeguato.

Grazie al regolamento generale sulla protezione dei dati i cittadini beneficeranno di una maggiore protezione dei dati personali mediante:

  • Un migliore controllo del trattamento dei dati personali da parte delle imprese e delle amministrazioni pubbliche, compreso l'obbligo del chiaro consenso degli utenti al trattamento dei loro dati personali;
  • Una maggiore chiarezza delle politiche di tutela della vita privata delle imprese;
  • La notifica rapida e immediata delle violazioni dei dati.

La Commissione invita i leader dell'UE a garantire che le autorità nazionali prendano urgentemente tutte le restanti misure necessarie per prepararsi all'applicazione delle nuove norme in tutti gli Stati membri.

Regolamento relativo alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche

Oltre al regolamento generale sulla protezione dei dati, per proteggere la riservatezza delle comunicazioni online dei cittadini europei è essenziale il regolamento relativo alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche proposto nel gennaio 2017 e attualmente in fase di discussione al Parlamento europeo e al Consiglio. Le nuove norme si applicheranno sia agli operatori tradizionali delle telecomunicazioni sia ai servizi online, quali email, messaggistica istantanea e servizi vocali online. Questo significa che, senza il consenso degli utenti, il prestatore di servizi non potrà accedere ai dispositivi utilizzati dagli utenti.

La Commissione invita il Consiglio a trovare rapidamente un accordo sulla sua posizione negoziale sul regolamento relativo alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche in modo che i negoziati con il Parlamento europeo possano iniziare entro giugno 2018, nella prospettiva dell'adozione entro il 2018.

Misure necessarie per completare il mercato unico digitale

In seguito al lancio della strategia per il mercato unico digitale nel maggio 2015, la Commissione ha presentato proposte per tutte le 29 iniziative ritenute essenziali per un mercato unico digitale operativo. I cittadini già godono di molti vantaggi , ad esempio il traffico di dati di coloro che si recano in altri Stati membri è quadruplicato grazie all'abolizione delle tariffe di roaming. Il mercato unico digitale potrebbe contribuire complessivamente con 415 miliardi di euro all'anno alla nostra economia e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.

In particolare, la Commissione invita i leader dell'UE a discutere ed esprimere il proprio orientamento strategico al fine di:

  • Mobilitare gli investimenti pubblici e privati necessari per realizzare reti di intelligenza artificiale, reti 5G, il calcolo ad alte prestazioni;
  • Assicurare che il regolamento sul libero flusso di dati non personali, volto a sviluppare ulteriormente l'economia europea dei dati, sia approvato dai colegislatori entro giugno 2018;
  • Analogamente, anche il codice delle comunicazioni elettroniche volto a stimolare gli investimenti nelle reti ad alta velocità e qualità in tutta l'UE, dovrebbe essere ultimato entro giugno 2018;
  • Aiutare gli Stati membri a dotare gli europei delle competenze necessarie nell'economia digitale e nella società attuali e future.

In generale, tutte le altre proposte in sospeso relative al mercato unico digitale dovrebbero essere approvate entro il 2018, in linea con l'invito del Consiglio europeo di ottobre 2017. Tra queste figurano, ad esempio, la modernizzazione delle norme UE sul diritto d'autore per tutelare meglio i creatori online e agevolare l'accesso transfrontaliero alle opere europee.

Valenzano, 17 maggio 2018

 

 


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