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UE: SICUREZZA ON LINE

 

Le nuove norme miglioreranno il funzionamento del mercato unico digitale e  garantiranno un contesto imprenditoriale equo, prevedibile, sostenibile e affidabile nell'economia online" 

 

Milioni di operatori commerciali, perlopiù minori, nell'UE dipendono attualmente dalle piattaforme online per raggiungere i loro clienti nel mercato unico digitale, occorre tuttavia avere una serie di norme chiare e semplici atte a garantire un contesto imprenditoriale sostenibile e prevedibile. Quasi la metà (42%) delle piccole e medie imprese intervistate in occasione di una recente indagine Eurobarometro ha affermato di ricorrere a mercati online per vendere prodotti e servizi. Secondo un altro studio, quasi il 50% delle imprese europee che operano su piattaforme incontra problemi. Lo studio evidenzia inoltre che nel 38% dei casi i problemi connessi a relazioni contrattuali restano irrisolti, mentre nel 26% dei casi vengono risolti ma con difficoltà. Secondo le stime, ciò porta ad una perdita diretta di vendite che oscilla tra1,27 e 2,35 miliardi di €.

L'obiettivo delle nuove norme è dunque creare un contesto imprenditoriale equo, trasparente e prevedibile per le piccole imprese e gli operatori commerciali minori che utilizzano piattaforme online. Tra coloro che trarranno vantaggio dalle nuove norme vi sono alberghi, operatori commerciali che vendono online, sviluppatori di applicazioni e altre imprese simili che ricorrono ai motori di ricerca per indirizzare il traffico Internet verso i loro siti web.

Le nuove norme prevodono:

  • L'aumento della trasparenza - I prestatori di servizi di intermediazione online devono garantire che le condizioni applicate agli utenti professionali siano facilmente comprensibili e disponibili. A tale proposito vanno stabiliti in anticipo i motivi per cui un utente professionale può essere eliminato dall'elenco o sospeso da una piattaforma. I prestatori di servizi devono inoltre rispettare un ragionevole periodo di preavviso minimo per attuare modifiche alle loro condizioni. Se un prestatore di servizi di intermediazione online sospende o elimina, in parte o in toto, le offerte di un utente professionale, dovrà precisarne i motivi. I prestatori di tali servizi devono inoltre formulare e pubblicare politiche generali riguardanti i) i dati generati dai loro servizi cui è possibile accedere, chi può accedervi e a quali condizioni; ii) il trattamento da essi riservato ai propri beni e servizi rispetto ai beni e ai servizi offerti dai loro utenti professionali e iii) il modo in cui utilizzano le clausole contrattuali per richiedere la gamma più favorevole o il prezzo più conveniente dei prodotti e dei servizi offerti dai loro utenti professionali [le cosiddette clausole della nazione più favorita (MFN)]. I servizi di intermediazione online e i motori di ricerca devono infine stabilire i criteri generali che determinano l'ordine in cui i beni e i servizi sono classificati nei risultati di ricerca;
  • Una maggiore efficacia nella risoluzione delle controversie - Si chiede ai prestatori di servizi di intermediazione online di istituire un sistema interno di trattamento dei reclami. Per agevolare la risoluzione extragiudiziale delle controversie tutti i prestatori di servizi di intermediazione online dovranno elencare nelle loro condizioni i nominativi dei mediatori indipendenti e qualificati con cui intendono cooperare in buona fede per la risoluzione delle controversie. L'industria sarà anche incoraggiata a designare volontariamente mediatori indipendenti specifici capaci di gestire le controversie sorte nell'ambito dei servizi di intermediazione online. Infine, alle associazioni che rappresentano le imprese sarà riconosciuto il diritto di agire in giudizio per conto delle imprese per ottenere l'applicazione delle nuove norme in materia di trasparenza e risoluzione delle controversie;
  • L'istituzione di un osservatorio dell'UE per monitorare gli effetti delle nuove norme - L'osservatorio monitorerà problematiche e opportunità attuali e future nell'economia digitale per consentire alla Commissione di dare il seguito appropriato all'odierna proposta legislativa. Particolare attenzione sarà riservata all'evoluzione degli approcci politici e normativi in tutta Europa;

In funzione dei progressi conseguiti e in base alle conoscenze acquisite tramite l'osservatorio dell'UE, la Commissione valuterà la necessità di ulteriori misure entro tre anni.

Velenzano, 26 aprile 2018

 

 


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