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UNA LETTERA DI TIM BERNERS LEE

Il 12 marzo 1989 Tim Berners-Lee presentò un saggio al Cern di Ginevra che fu la base teorica del world wide web, l'invenzione paragonata a quella della stampa per rilevanza e la rivoluzione prodotta nelle nostre vite.

Oggi, a 32 anni dalla nascita del web, Tim Berners-Lee decide di inviare un messaggio ai giovani di tutto il mondo come contributo per la ricostruzione dopo la crisi del Covid-19. Nella lettera propone investimenti per oltre 400 miliardi di dollari in 10 anni per dare a tutti connessione alla banda larga, fornire una spinta digitale per la ripartenza e promuovere il web gratuito e aperto per tutti.

"Quest'anno celebriamo questa ricorrenza valorizzando nove giovani il cui lavoro dimostra questo incredibile potenziale. Le loro storie mostrano come, nelle mani di questa generazione, il web possa aiutare a superare alcune delle grandi sfide dell'umanità", dice Berners-Lee nella lettera scritta a quattro mani con Rosemary Leith, co-fondatrice della World Wide Web Foundation.

Nel testo si parla di ragazzi che provengono da diverse parti del mondo e che hanno usato la tecnologia per l'ambiente, per affrontare disuguaglianza di genere e frenare il Covid-19.

I ragazzi menzionati sono Avi Schiffman (Usa, fondatore della nCov2019.live); Chelsea Slater (Gb, fondatore InnovateHer), Froilan Grate (Filippine, attivista ambientale); Hera Hussain (Gb, fondatore Chain); Ian Mangenga (Sud Africa, fondatore Digital Girl); Peter Okwoko (Uganda, fondatore Takataka Plastics); Salvador Camacho (Messico, fondatore GGWP); Savena Surana e Arda Awais (Gb, fondatori Identity 2.0).

"Vedono il web come strumento per lottare per la giustizia, espandere le opportunità e trovare soluzioni a problemi urgenti", dice Tim Berners Lee.

Il fondatore del web ricorda poi che nel mondo una persona su tre tra i 15 e i 24 anni non ha per niente accesso a Internet, mentre due terzi degli ‘under 25' – 2,2 miliardi – non accede a Internet da casa. Nei paesi a basso reddito, solo Il 6% dei giovani ha accesso a Internet da casa. Riporta le stime dell'Alliance for Affordable Internet (A4AI), un'iniziativa della Web Foundation che ha calcolato in 428 miliardi di dollari gli investimenti che in dieci anni fornirebbero a tutti una connessione a banda larga di qualità. Solo 116 dollari a testa per i 3,7 miliardi di persone che rimangono offline oggi.

Nella lettera è affrontato anche il tema delle minacce e degli abusi online, della disinformazione e dei contenuti pericolosi che mettono a rischio i giovani e possono spingerli offline. In particolare, l'85% delle donne ha sperimentato o assistito a episodi di violenza e le donne più giovani sono le più colpite.

Il testo si conclude infine con un appello alle aziende tecnologiche a costruire prodotti e servizi che rispettino i diritti dei giovani e ai governi a promuovere leggi efficaci che impongano alle aziende di rendere conto della creazione di prodotti e servizi responsabili. "È tempo di impegnarci a fornire il web che vogliamo per il mondo che vogliamo, per questa generazione di giovani e per quella che deve ancora venire".

Valenzano 12 marzo 2021

 

 


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