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COLAO A FORUM PA – 22/06/2021

PNRR e trasformazione digitale: il Ministro Vittorio Colao a FORUM PA 2021

 

"Non vogliamo solo andare in serie A, vogliamo andare in Champions League. Il nostro obiettivo non è solo essere bravi, ma essere tra i più bravi"

In una giornata che ha visto il keynote speech di Sangeet Paul Choudary, CEO di Platformation Labs, sul tema della Platform economy, e l'intervento di Anna Ascani, Sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico, è intervenuto il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, che ha usato la metafora calcistica per spiegare quali siano gli obiettivi della trasformazione digitale del nostro Paese.

Nel PNRR, per il capitolo sulla transizione digitale ci sono circa 49 miliardi, una ventina sulle imprese, 6,5 milioni per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, 6,7 milioni per la banda ultralarga e poco meno di 1,5 milioni per il fascicolo sanitario elettronico. La sfida è "spenderli nei tempi previsti", ha sottolineato il Ministro.

Colao ha poi illustrato il modello di governance scelto per l'attuazione del PNRR, con il ruolo di coordinamento assegnato al suo Ministero e un altrettanto importante ruolo assegnato ai territori: "Ci stiamo dotando di circa 400 esperti che metteremo sul territorio. Pensiamo a 7 squadre operative, una ogni due regioni, affiancate e gestite da un comitato in cui abbiano rappresentanza i ministeri interessati, le regioni, i comuni, i più grossi utilizzatori di IT". Insomma, "un progetto che sicuramente come architettura è molto centrale, ma come realizzazione è estremamente distribuito sul territorio. E per essere ancora più vicini ai territori, abbiamo creato un tavolo di consultazione con gli assessori, gli esperti di digitale, per identificare le eccellenze". 

Il sistema funzionerà con un sistema di "voucher": i fondi verranno erogati a fronte della realizzazione di alcuni progetti o dell'impegno a realizzarli, e soprattutto verrà data assistenza a chi non ha tutte le competenze per far partire i progetti.

In Italia, comunque, importanti passi avanti sono già stati fatti, come ha evidenziato il Ministro Colao ricordando che oggi un terzo dei cittadini, 21 milioni, hanno già un'identità digitale, che 2,5 milioni di pagamenti avvengono attraverso l'App pagoPA, che la App Io ha 11,5 milioni di utenti e "ci sono stati 1 milione e 300mila certificati vaccinali consultati, a stamattina, solo sull'App IO, e poi ce ne sono stati 2,7-2,8 in totale consultati su altri strumenti".

"Quello che è successo con i certificati vaccinali è stato un esempio di eccellente collaborazione: i colleghi della Salute, di Sogei, delle Regioni hanno lavorato come dei matti sostanzialmente per 45, 50 giorni e la settimana scorsa abbiamo cominciato a veder fluire milioni di certificati attraverso il sistema", ha sottolineato il Ministro Colao.

"Il partenariato pubblico-privato è uno dei cardini del PNRR. Il partenariato lo avremo anche nel cloud – ha aggiunto il MinistroTutti possono e devono contribuire, ma i progetti devono essere di alta qualità e devono essere scalabili. I privati devono imparare a lavorare insieme perché c'è un problema di scala per centrare i progetti".

Il Ministro Colao ha poi elencato i pilastri del PNRR in tema di digitalizzazione – dalla piattaforma digitale nazionale dati all'identità digitale alla connettività, dal cloud per la pubblica amministrazione al tema delle competenze – e ha anche annunciato che a luglio partirà il progetto sulla Telemedicina.

Un passaggio importante anche sul tema del linguaggio della PA: "Io sono scioccato dal linguaggio usato ancora dalla PA italiana per parlare con i cittadini – ha detto il Ministro ColaoSe io confronto una multa che prendo in Inghilterra con una multa che prendo in Italia, oppure il remind per pagare la tassa rifiuti, una la capisce chiunque parli una normale lingua, l'altra bisogna cercare attraverso le righe per trovare cosa voglia dire. Dobbiamo cominciare a parlare un italiano normale e comprensibile dai cittadini; anche di questo parlerò con il ministro Brunetta che so che è molto sensibile a questo".

 


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