Neelie Kroes, Commissario Ue per la Digital Agenda, ritiene inadeguato l'attuale sistema Ue di protezione del copyright

L'edizione 2011 del Forum d'Avignon, il Meeting internazionale di Cultura, economia e media svoltosi dal 17 al 19 novembre scorso, ha dibattuto tra gli altri temi su "La cultura nell'era digitale" alla presenza di Neelie Kroes, Commissario Ue per la Digital Agenda. In quesl consesso la commissaria europea ha avuto modo di esprimere il suo parere sull'inadeguatezza dell'attuale sistema Ue di protezione del copyright, non più adatto a garantire agli artisti un equo compenso.  Ha anche criticato l'atteggiamento di difesa degli operatori europei, spaventati dall'avanzata di servizi americani come Netflix o iTunes. 

"I milioni di dollari investiti per tentare di rafforzare il copyright non hanno frenato la pirateria, mentre i cittadini hanno cominciato a odiare tutto ciò che sta dietro la parola copyright" ha affermato la Kroes che ha continuato sottolineando che l'industria ICT può invece mettere gli artisti in contatto con il loro pubblico, direttamente e a minor costo, e può fornire gli strumenti tecnologici per remunerare meglio gli artisti, identificando per esempio gli utenti che fruiscono di contenuti artistici in quel preciso momento.

La Kroes ha poi ribadito che è però necessario che il quadro giuridico diventi flessibile e vengano individuati "nuovi modelli finanziari per sostenere l'arte". L'Europa può adottare disposizioni che permettano a una moltitudine di nuovi modelli di fiorire. In particolare la Commissione Ue sta lavorando a una proposta per l'introduzione di un sistema di licenze d'uso multi-territoriali, valido per più Paesi, che riguarda la musica online, mentre è in fase di elaborazione un codice europeo per il copyright, che potrebbe, in modo facoltativo, sostituirsi ai sistemi nazionali.

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Valenzano, 22 novembre 2011