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AL VIA IL DIPARTIMENTO PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

 

 

In questi giorni sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale due decreti del Presidente del Consiglio dei ministri: il primo (Decreto del 19 giugno 2019, pubblicato in GU Serie Generale n.199 del 26-08-2019) istituisce il  "Dipartimento  per  la  trasformazione  digitale quale struttura generale della Presidenza del Consiglio dei ministri."; il secondo (Decreto del 24 luglio 2019, pubblicato in GU Serie Generale n.203 del 30-08-2019) ne delinea la struttura, le funzioni, l'organizzazione.

I due decreti testimoniano la volontà dell'Italia di istituire la prima struttura di governo dedicata centralmente all'innovazione digitale. L'obiettivo dichiarato è razionalizzarne la governance, non più frammentata sotto tanti dipartimenti e ministeri, per superare i ritardi verificatesi in questi anni nell'attuazione delle riforme.

Nel decreto si legge che il "Dipartimento per  la  trasformazione  digitale  è  la  struttura  di supporto al Presidente per la promozione ed  il  coordinamento  delle azioni del Governo finalizzate  alla  definizione  di  una  strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e  di  modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali. Esso da' attuazione alle direttive del Presidente in materia e  assicura  il  coordinamento  e l'esecuzione dei programmi di trasformazione digitale."

Il Dipartimento, che si avvalerà del personale attualmente in organico nel Team Digitale, prevede una struttura con due uffici: uno per l'indirizzo tecnologico e un secondo per la gestione amministrativa. Al primo sono assegnate le funzioni operative del processo di trasformazione digitale. Tra quelle assegnate all'ufficio gestione amministrativa, invece, vi è anche il compito di gestire la società per azioni partecipata interamente dallo Stato, sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituita con DECRETO-LEGGE 14 dicembre 2018, n. 135La società è stata istituita con il compito specifico di gestire la piattaforma per i pagamenti digitali della Pubblica Amministrazione pagoPAritenuta un asset strategico per la definitiva diffusione dei pagamenti digitali e per dare spinta alla digitalizzazione dei servizi pubblici nel Paese.

La nascita del Dipartimento per la trasformazione digitale è una diretta conseguenza di quanto suggerito da Diego Piacentini nel suo messaggio al Governo (White Paper), redatto a fine mandato in qualità di commissario straordinario all'Agenda Digitale a capo del Team per la Trasformazione Digitale sotto Palazzo Chigi. È il documento nel quale si afferma che l'innovazione principale introdotta dal team è nella metodologia utilizzata nel disegno dei servizi digitali, quella dello human centered design e del design thinking, un processo che porta con sè la necessità di analizzare i reali bisogni degli utenti e definire indicatori chiari per misurare l'efficacia del prodotto/servizio.

Nel White paper si legge appunto che "La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione necessita di una governance centrale autorevole, dotata di un capitale umano con forti competenze tecnologiche e di gestione dei processi, e di una strategia che sia coerente con i bisogni di cittadini e imprese." Concetto ribadito nelle "raccomandazioni al governo" quando si sostiene "La Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione in Italia è partita numerosi anni dopo la maggior parte dei paesi europei. A maggior ragione, questo processo di trasformazione di lungo periodo deve avvenire con una forte governance politica e con competenze tecnologiche, di disegno dei servizi (il cittadino al centro) e di gestione di processi. Ora che abbiamo una chiara strategia espressa dal Piano Triennale, il Presidente del Consiglio deve di fatto guidare la Trasformazione Digitale che prima di tutto è una trasformazione politica, culturale e di processo. It's day one - siamo solo al giorno 1!"

Questo passaggio oggi è avvenuto, complessivamente la delega affidata al dipartimento è molto ampia e centralizza al suo interno anche temi quali banda larga, startup, industria 4.0, attualmente gestiti dal ministero allo Sviluppo economico. A gennaio 2020 i due decreti diventano operativi.

Ora attendiamo di sapere a chi sarà assegnata la guida della nuova struttura, se a un tecnico come l'attuale commissario del Team digitale Luca Attias, o a una figura di stretta osservanza politica. La speranza è che si posa essere di fronte a una nuova accelerazione verso la modernizzazione, figlia della centralizzazione, e non a un nuovo stop dovuto al riposizionamento di tutti coloro che hanno responsabilità in materia di digitale.

Resta il nodo irrisolto di come reperire le risorse. Sempre nel white paper si parla di una stima di 510 esperti di tecnologia e di processi industriali di cambiamento, di cui indicativamente 115 all'interno del team centrale, 105 in assegnazione alle PA centrali che vengono coinvolte nella gestione dei progetti lanciati dal Team e 290 sul territorio in affiancamento alle amministrazioni centrali, locali e ai fornitori di tecnologia. 

Sono numeri importanti per i quali servono scelte politiche altrettanto importanti, se veramente si vuole "effettuare importanti investimenti, sia a livello centrale che locale, e intensificare gli strumenti di finanziamento messi a disposizione della Pubblica Amministrazione, invertendo il principio per il quale la trasformazione digitale debba essere attuata ad invarianza di risorse."

Valenzano, 3 settembre 2019