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ITALIA DIGITALE 2026

 

 

È stato approvato e inviato alla Commissione Europea il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell'ambito del programma Next Generation EU, 750 miliardi di euro dall'Unione Europea per sostenere la ripresa economica dopo la pandemia.

Il Piano strategico del governo per il quinquennio 2021-2026 prevede che il 27% delle risorse siano destinate alla digitalizzazione.

L'Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del programma Next Generation EU: il Dispositivo per la ripresa e resilienza (Rrf) e il Pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori di Europa. Si tratta  di 191,5 miliardi di euro per lo Rrf, di cui 68,9 miliardi a fondo perduto, a cui si aggiungono ulteriori 30,6 miliardi di un Fondo complementare finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile.

La Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è dedicata a "Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura", con uno stanziamento complessivo pari a 49,2 miliardi e punta a promuovere la trasformazione digitale del Paese, modernizzare la Pubblica Amministrazione, sostenere l'innovazione del tessuto produttivo, investire in due settori strategici del Paese, turismo e cultura.

In particolare, la Missione 1 risponde a sei obiettivi:

  1. Digitalizzare la Pubblica Amministrazione, sia attraverso importanti riforme strutturali che interventi tecnologici ad ampio spettro;

  2. Abilitare gli interventi di riforma della PA, semplificando i procedimenti e investendo in competenze e innovazione;

  3. Sostenere gli interventi per la riforma della giustizia attraverso investimenti nella digitalizzazione;

  4. Favorire la transizione digitale per tutto il tessuto produttivo italiano, con particolare attenzione alle Pmi, alle filiere produttive, alle competenze tecnologiche e digitali;

  5. Portare connettività ad alte prestazioni, in tempi certi, su tutto il territorio nazionale;

  6. Investire in infrastrutture digitali per il monitoraggio satellitare e più in generale nei settori della space economy e delle tecnologie emergenti.

È questo l'ambito in cui nasce il programma Italia digitale 2026, presentato dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.

L'ambizione del governo è recuperare il terreno perduto, riportando l'Italia nel gruppo di testa in Europa, nell'ottica degli obiettivi individuati dal Digital Compass 2030.

La strategia per l'Italia digitale si sviluppa su due assi

  1. Le infrastrutture digitali e la connettività a banda ultra larga con  6,71 miliardi di euro destinati alle ultraveloci
  2. Gli interventi volti a trasformare la Pubblica Amministrazione in chiave digitale, con 6,74 miliardi di euro dedicati.

Allo scopo la strategia Italia digitale 2026 include importanti investimenti per garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga, condizione necessaria per consentire alle imprese di catturare i benefici della digitalizzazione e più in generale per realizzare pienamente l'obiettivo di gigabit society.

Per il secondo asse invece, l'obiettivo è una Pubblica Amministrazione (PA) efficace con servizi sempre più performanti e universalmente accessibili, di cui il digitale è un presupposto essenziale.

Sono cinque gli obiettivi del Piano Italia digitale 2026:

  1. Diffondere l'identità digitale, assicurando che venga utilizzata dal 70% della popolazione;
  2. Colmare il gap di competenze digitali, con almeno il 70% della popolazione che sia digitalmente abile;
  3. Portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud;
  4. Raggiungere almeno l'80% dei servizi pubblici erogati online;
  5. Raggiungere, in collaborazione con il Mise, il 100% delle famiglie e delle imprese italiane con reti a banda ultra-larga.

Nel Piano ha un ruolo strategico la Cybersecurity. Ci sono infatti importanti misure di rafforzamento delle nostre difese cyber, a partire dalla piena attuazione della disciplina in materia di "Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica".  Obiettivi delle misure sono:

  • Il rafforzamento dei presidi di front-line per la gestione degli alert e degli eventi a rischio intercettati verso la PA e le imprese di interesse nazionale.
  • Il consolidamento delle capacità tecniche di valutazione e audit continuo della sicurezza di apparati elettronici e applicazioni utilizzati per l'erogazione di servizi critici da parte di soggetti che esercitano una funzione essenziale.

Infine, si investe su nuovo personale nelle aree di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria, dedicate alla prevenzione e investigazione del crimine informatico diretto contro singoli cittadini, e in quelle dei comparti preposti a difendere il Paese da minacce cibernetiche.

Per approfondimenti sul Piano https://innovazione.gov.it/dipartimento/focus/italia-digitale-2026/

Valenzano, 3 maggio 2021