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ASSINFORM: IL MERCATO DIGITALE 2016

Confermata la ripresa del mercato digitale italiano nel 2016 +1,8%, ma soprattutto si prevede un ulteriore crescita nel 2017, fino a +2,3%. 

Secondo le ultime rilevazioni di Assinform – l'Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende del settore ICT – condotte in collaborazione con NetConsulting Cube e presentate ieri in anteprima, si rafforzano i segnali positivi sul fronte del mercato digitale in Italia. Nel 2016 è cresciuto dell'1,8% confermando il trend del 2015 e ribaltando il trend discendente degli anni precedenti, fino a raggiungere i 66.100 milioni di euro. Guardando poi al 2017, le proiezioni lasciano intravedere un ulteriore miglioramento con una crescita attorno al 2,3% sull'effetto della spinta delle componenti più legate all'innovazione.

"Le componenti più innovative, dal Cloud all'IoT, dai servizi mobili alle applicazioni che integrano le filiere, crescono più delle altre e hanno raggiunto una massa critica che genera nuove sinergie - ha commentato Agostino Santoni, Presidente di Assinform. "E se si attraversano i diversi comparti per pesare le dinamiche delle componenti più innovative si nota come il Cloud cresca a tassi del 23%, l'IoT del 14,3%, il mobile business del 13,1%, le soluzioni per la sicurezza dell'11,1%".

Altre dinamiche ancora concorrono a segnalare un'accresciuta sensibilità al digitale in chiave di investimento. La prima, rilevata da Istat, è quella riguardante le risorse umane impegnate sul fronte dell'innovazione digitale: la percentuale degli occupati nelle professioni ICT sul totale degli occupati è rimasta costante, attorno al 3,2%, ma è cresciuta di 6 punti percentuali nel segmento delle funzioni direttive e tecniche a più alta qualificazione, sfiorando il 30% già nel 2015. Le startup innovative a fine 2016 sono risultate 6.745, in crescita del 31%.

Anche su altri fronti si registrano progressi. Non così sostenuti come atteso, ma pur sempre importanti, nel caso della banda larga fissa (15,4 milioni di utenti a settembre 2016, +4,0%) e della Strategia Digitale nazionale. A quest'ultimo riguardo molto resta ancora da fare per accelerare sulla diffusione di SpID (solo 1,2 milioni di identità digitali rilasciate) e dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr), mentre il sistema PagoPA progredisce (15.291 PA aderenti e 10.758 attive) e la Fatturazione Elettronica per la PA è oramai generalizzata ed è una best practice europea.

Un cantiere ancora in divenire, seppur promettente, è invece il programma Industria 4.0, che pur avviato chiede ancora di sciogliere le incertezze sull'ammissione ai benefici fiscali di non poche componenti ICT.

"I progressi rilevati avvengono in uno scenario economico ancora incerto, ma che vede la ripresa degli investimenti in beni strumentali associata a un profondo cambiamento della domanda ICT, a vantaggio delle componenti più legate all'innovazione diffusa.  - ha concluso Agostino Santoni - La rincorsa al recupero dei ritardi accumulati negli anni scorsi è iniziata, ma deve accelerare, perché il gap è ancora elevato, sia nelle imprese che nel Paese. Strategia Digitale, Industria 4.0 e creazione di nuove competenze devono essere al centro dell'impegno di tutti.".

Per approfondimento http://www.assinform.it/Eventi-E-Iniziative/Assinform/Conferenza-Stampa-Assinform-Il-Mercato-Digitale-Nel-2016_.kl

Valenxzano, 10 marzo 2017