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FORUM PA 2020: LE COMPETENZE E I DATI

 

 

Dal 6 all'11 luglio "FORUM PA 2020 – RESILIENZA DIGITALE" 

 https://forumpa2020.eventifpa.it/it/

 

Governance dei dati e competenze digitali sono stati i temi in discussione l'8 luglio, la terza giornata di FORUM PA 2020.

I dati oggi sono diventati ormai un bene comune, come l'emergenza Covid 19 ha ampiamente dimostrato, ma per la gestione dei dati, la governance e l'uso pubblico dei dati, è fondamentale la collaborazione. È quanto è emerso dalla discussione della terza giornata a FORUM PA, una giornata ricca di incontri sul tema dell'integrazione delle piattaforme e della costruzione di una visione strategica di governance del dato.

Certificabilità del dato, interoperabilità e aggiornamento continuo, in ottica di mantenimento della qualità, sono gli elementi che definiscono l'affidabilità del sistema, che è alla base dell'uso corretto dei dati, ma in ogni caso, su un punto c'è stata un'ampia convergenza: la governance del dato continuerà a basarsi sempre prima sulle persone. Anche se la tecnologia è un supporto fondamentale e ormai insostituibile, competenze digitali e soft skills delle persone sono la chiave per fare quel salto di qualità di cui abbiamo bisogno oggi e senza cooperazione tra Enti e persone sarà difficile compierlo.

Detto questo, sulla sfida sull'apertura del patrimonio informativo pubblico si giocherà la valorizzazione dei dati in ambito economico e commerciale perché i dati aperti sono lo strumento più utile per la realizzazione del Digital Single Market, così come auspicato dalla Commissione Europea con la recente pubblicazione della Comunicazione COM(2020) 66, avente ad oggetto una Data Strategy comune e sovra-nazionale che di fatto "aggiunge un livello di consapevolezza in più rispetto alle potenzialità di riuso", come ha sostenuto Emanuele Baldacci, Director of Digital Services della Commissione Europea.

Parlando invece di competenze, digitalizzazione e capitale umano sono i due ingredienti fondamentali per fare passi avanti significativi nel nostro Paese. È quanto hanno sostenuto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e il Ministro dell'Università Gaetano Manfredi.

"Come uscirà il Paese da questa crisi? Come ne uscirà la scuola? Io penso che possa uscirne molto rafforzata – ha sottolineato la Ministra Azzolinase tutti remeremo dalla parte della modernizzazione e del cambiamento e questo riguarda sia le strutture tecnologiche che la didattica."

"La didattica a distanza è stata spesso vituperata, ma era l'unica forma che avevamo per permettere ai nostri docenti di stare vicino alla maggior parte dei nostri studenti e non perdere l'anno scolastico. Non è uno strumento perfetto, c'erano vuoti enormi da colmare in tempi brevi, dovuti ad anni di tagli alla scuola. Ma in alcuni contesti ha funzionato bene, come nella scuola secondaria di secondo grado, tanto che gli stessi studenti e studentesse ci hanno chiesto di mantenerla come forma complementare alla didattica in presenza, cosa che abbiamo previsto nelle Linee guida per la riapertura".

Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha sottolineato la resilienza dimostrata dal mondo universitario: "L'Università nonostante il forte impatto dell'emergenza ha retto bene: nel giro di 10 giorni tutto il sistema universitario italiano è passato a un'offerta didattica online che ha superato il 90% dei corsi e in alcuni casi ha raggiunto il 100 per cento. Con una frequenza molto alta, abbiamo 1 milione e 600mila studenti e abbiamo avuto picchi di presenze online di oltre 1 milione e 200mila studenti in una giornata. Il numero di esami sostenuti e laureati nel semestre è praticamente uguale allo scorso anno".

Dunque, l'enorme sforzo di innovazione richiesto alle istituzioni educative e formative di ogni ordine e grado ha consentito di tamponare l'emergenza, ma ha evidenziato anche alcune sfide cruciali per il futuro della didattica: sviluppare metodi per insegnare discipline classiche con strumenti nuovi, potenziare le politiche di inclusione digitale, promuovere le competenze digitali per garantire l'occupabilità e l'esercizio dei diritti di cittadinanza. Queste sfide richiedono una visione di medio-lungo termine che metta al centro il valore delle reti e la creatività dei territori, per mettere a fattor comune le migliori esperienze realizzate durante l'emergenza e capitalizzare ciò che abbiamo imparato.

Infine, tra le criticità che non dobbiamo dimenticare: il digital divide. La disponibilità di banda larga è un fattore essenziale sul quale registriamo ancora ritardi e disparità, non solo nord sud, ma anche all'interno degli stessi territori.

La giornata ha anche visto l'intervista di Carlo Mochi Sismondi, Presidente FPA a Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la coesione territoriale che ha anche partecipato a un convegno su il Piano Sud 2030.

Il contesto economico-sociale dei prossimi mesi sarà particolarmente complesso per il Mezzogiorno per questo, come ha sostenuto il ministro, è necessario utilizzare al meglio le risorse delle politiche di coesione (fondi europei e fondi nazionali) e dalla cornice offerta dal Piano Sud 2030.

In ogni caso, l'emergenza Covid ci ha raccontato un sud diverso, resiliente. Dovremmo puntare su questa visione del sud per spingere e realizzare le 5 missioni del Piano sud:

  • Un Sud rivolto ai giovani
  • Un Sud connesso e inclusivo
  • Un Sud per la svolta ecologica
  • Un Sud frontiera dell'innovazione

Per approfondimanti: 

https://www.forumpa.it/pa-digitale/integrazione-e-coordinamento-dei-dati-per-una-governance-permanente-ecco-le-novita/?utm_campaign=fpa_nl_08_07_2020&utm_source=fpa_nl_08_07_2020&utm_medium=email&sfdcid=

https://www.forumpa.it/temi-verticali/scuola-istruzione-ricerca/dallemergenza-in-poi-le-sfide-di-scuola-e-universita-i-ministri-azzolina-e-manfredi-a-forum-pa-2020/

La partecipazione a tutti gli eventi di FORUM PA 2020 è gratuita.

Per partecipare https://forumpa2020.eventifpa.it/it/

Bari, 9 luglio 2020