"Nel contesto della competizione internazionale sempre più serrata per le imprese e per i territori, assumono particolare rilevanza le politiche di sostegno all'innovazione - ha esordito Giancarlo Negro, presidente di Confindustria Lecce - Innolabs è un'occasione importante per le piccole, medie e grandi imprese oltre che per i consorzi e gli organismi di ricerca, i quali possono cogliere l'opportunità, attraverso l'approccio living lab, di vedersi finanziate le proprie soluzioni innovative a vantaggio della crescita sociale ed economica del territorio."

È la social innovation il fulcro del bando Innolabs, che riprende le tematiche affrontate dalla precedente programmazione con il bando Apulian ICT Living Labs e le ripropone alla luce delle esperienze già fatte. 75 progetti presentati da un partenariato di 193 imprese e 40 enti di ricerca, sulla base di oltre 475 fabbisogni censiti presentati da oltre 270 soggetti  collettivi rappresentanti dell'utenza e coinvolgendo ulteriori 77 utenti non censiti che hanno coinvolto a diverso titolo 15.000 cittadini distribuiti su 40 comuni. Sono state coperte le esigenze di 128 fabbisogni. Sono solo alcuni dati, ma dimostrano il successo dell'iniziativa precedente.

"Ascoltando le esigenze del territorio si è cercato di migliorare questa esperienza di successo  - ha commentato Francesco Surico, direttore generale di InnovaPuglia -  Uno dei problemi rilevati ed esplicitamente posti dal partenariato è stato quello di superare la logica dei raggruppamenti creati ad hoc per lo sviluppo del singolo progetto. Perciò si è deciso di coinvolgere le grandi imprese, non per fagocitare le piccole, ma per mettere a valore la loro forza sul mercato per elevare la qualità delle soluzioni offerte, in maniera che possano reggere la sfida dei mercati. Rafforzare il partenariato è l'obiettivo, per facilitare l'industrializzazione delle soluzioni."

Tra le novità del bando un maggior vantaggio è offerto ai raggruppamenti e l'intensità di aiuto può essere aumentata di una maggiorazione di 15 punti percentuali se almeno il 10 % dei costi ammissibili è imputabile agli organismi di ricerca, che  questa volta hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca, e se questi risultati sono opportunamente  diffusi.

Altra novità: non c'è più l'obbligo contrattuale tra utenti e impresa e così è possibile lavorare con il partenariato anche senza costi di sperimentazione con l'utenza a carico dell'imprese. Era una richieta espressamente avanzata dalla confndustria.

"Nella passata programmazione abbiamo finanziato con quasi 22 milioni di euro, 75 progetti che hanno espresso un valore di oltre 38 milioni di euro - ha affermato Loredana Capone, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia -  mi sembrano cifre considerevoli segno del sostegno di questa Regione all'innovazione e alla ricerca. Ma l'esperienza passata ci insegna soprattutto a lavorare insieme sui fabbisogni espressi dall'utenza affinché possano essere soddisfatti tutti e con soluzioni innovative di qualità che salvaguardino l'occupazione. È questa la vera sfida: fare innovazione di processo e di prodotto senza espellere lavoratori."

"Un esempio concreto sul quale si può lavorare è il settore della cultura e del turismo. - ha concluso l'assessore - In questo settore c'è ancora molto bisogno di far emergere completamente i fabbisogni e di trovare soluzioni innovative che veramente valorizzino il grande  patrimonio che la nostra regione offre. Dobbiamo perciò mettere insieme la nostra competenza, la nostra creatività e insieme trovare soluzioni nuove, efficaci. La Regione è dalla vostra parte, spende le proprie risorse, economiche e non solo, per mettere insieme un vero ecosistema dell'innovazione, non per seguire una moda, ma perchè ci crede."

Il bando Innolabs  è attivo fino al 16 maggio e le domande si possono presentare solo in forma telematica sul portale www.sistema.puglia.it alla sezione "INNOLABS". La procedura on line sarà disponibile fino alle ore 14:00 del 16 maggio 2017. 

Valenzano, 6 aprile 2017