Passi avanti dell'Italia che passa da 'follower' a 'trendsetter' ai primi posti, ben posizionata nel complesso dei 32 Paesi monitorati dal Report Open Data Maturity in Europe 2017.

Nel terzo rapporto Open Data Maturity in Europe 2017, che abbraccia il periodo luglio 2016 – giugno 2017, l'Italia risulta ben posizionata nel complesso dei 32 Paesi monitorati. Complessivamente i governi di tutta Europa non solo hanno dato la priorità agli Open Data in modo più deciso nel 2017, ma la maggior parte dei paesi dimostra una solida comprensione dell'impatto degli Open Data nel preparare il terreno per l'economia dei dati.

L'Italia passa da follower a trendsetter cioè i Paesi che sono stati in grado di implementare una politica di Open Data avanzata e ben coordinata tra tutti gli attori che operano sul territorio nazionale e che dispongono di un portale nazionale dei dati aperti con funzionalità avanzate. 

Infatti, grazie al lavoro attivato dal Comitato di Pilotaggio OT11 OT2 su "Data e Open data management"  è stato possibile definire uno specifico protocollo che individua e delinea una lista di azioni volte a favorire lo sviluppo dell'open data da parte delle amministrazioni e rappresenta quindi la base di riferimento per l'Open data policies. Mentre come strumento di monitoraggio e di programmazione è stato costituito il Paniere dinamico di dataset che sintetizza le azioni delle amministrazioni per la pianificazione e l'effettiva apertura dei dataset ed è aggiornabile di anno in anno.

I due strumenti costituiscono l'Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico che  è stata inclusa nel Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione, la strategia che accompagna la trasformazione digitale del Paese. A supporto delle Amministrazioni sono state definite anche le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico, attraverso le quali viene fornito un significativo per l'implementazione di detta strategia nazionale.

Altro elemento di rilievo per il progresso evidenziato nel Report 2017 è stato il rilascio della nuova versione del Portale nazionale di dati aperti dati.gov.it. Anche  l'Indagine sul grado di maturità degli open data e sullo stato di attuazione della direttiva PSI, attraverso la  quale è stato possibile raccogliere diverse informazioni significative, hanno positivamente impattato sulla rilevazione europea. Infine, ha inciso l'attività di diffusione e promozione della cultura dei dati aperti sul territorio nazionale, condotta attraverso i contenuti redazionali del portale nazionale e i seminari online, gratuiti e aperti a tutti.

Il Rapporto Open Data Maturity in Europa 2017 ha valutato i Paesi europei sia in termini di Open Data Readiness, guardando agli impatti delle politiche Open Data, sia in termini di maturità ed evoluzione del portale open data nazionale. In generale, i paesi dell'UE ottengono il 72% in termini di disponibilità di dati aperti nel 2017, rispetto al 57% nel 2016 e al 46% nel 2015. Risultati analoghi sono stati rilevati sull'indicatore di maturità del portale, che raggiunge per il 2017 il 76% con un aumento di 10 punti percentuali rispetto al 2016 e un significativo passo avanti rispetto al livello di maturità del 32% rilevato nel 2015. Combinando i due indicatori, l'Open Data Maturity in Europa rivela che nel 2015 i paesi dell'UE avevano completato solo il 44% del loro stato di avanzamento sulle politiche di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico attraverso i dati aperti, questa percentuale era aumentata fino al 59% nel 2016 ed ora è di nuovo aumentata fino a raggiungere il 73% nel 2017.

Tutti i dati sullo stato di avanzamento della politiche open data in Europa su cui è articolato il rapporto Open Data Maturity in Europe 2017 sono consultabili attraverso la dashboard Open Data in Europe presente sul Portale europeo dei dati.

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Approfondimento https://www.europeandataportal.eu/en/highlights/open-data-maturity-europe-2017

Valenzano, 21 novembre 2017