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RAPPORTO IPRES PUGLIA 2018

 

"Siamo sulla buona strada, dobbiamo continuare a lavorare e non accontentarci dei risultati raggiunti". Così l'Assessore regionale all'Industria turistica e culturale, Loredana Capone, ha presentato  a Lecce venerdì 27 settembre, il Rapporto Puglia 2018 pubblicato dall'Ipres.

"Questo dinamismo distintivo della Puglia rispetto alle regioni del Mezzogiorno che emerge dal Rapporto dell'Ipres - ha continuato l'Assessore Capone - ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa. Bisogna continuare ad investire sull'innovazione, sulla cultura, sul turismo, sui sistema dei trasporti e sulla qualità dei servizi".

Il Rapporto Puglia 2018 dell'IPRES disegna un contesto macro-economico regionale che, in modo particolare negli anni successivi alla crisi del 2008, ha dimostrato un "proprio dinamismo distintivo" tradotto in una "persistente resilienza nelle fasi di crisi e in una significativa reattività in quelle di ripresa del ciclo economico".

Una regione, dunque, che pur sostanzialmente allineata al contesto dell'intero Mezzogiorno, registra posizioni della Puglia superiori a quelle delle altre regioni, in particolare negli ambiti riferibili alle politiche sociali e della salute. Questo profilo di fondo della regione è registrato dai Conti economici territoriali ed è riproposto dagli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES), cosi come dal valore attuale degli indicatori relativi ai Sustainable Development Goals (SDG) adottati dall'Agenda 2030 dell'ONU ed elaborati dall'ISTAT.

In questo scenario, il Rapporto riserva particolare attenzione ad alcuni fattori cruciali:

  • L'intensa e prolungata contrazione degli investimenti, registrata sin dai primi anni del secolo (2005), in Puglia come nell'intero Paese.
  • Il cambiamento demografico, all'origine della riduzione del flusso in entrata dei giovani in età da lavoro e del rapido processo di invecchiamento degli occupati.
  • La crescente presenza delle donne nel mercato del lavoro, insieme alla maggiore flessibilità dei contratti e alle modificazioni nella distribuzione settoriale, con i settori del Commercio, Istruzione e Sanita e Industria in senso stretto che rappresentano circa il 50% dell'occupazione totale.
  • Le performance del sistema sanitario regionale, le dinamiche evolutive del Terzo settore e le policies regionali in materia di immigrazione.

Il Rapporto conclude affermando Il 2019 sarà certamente un anno cruciale per il rilancio degli investimenti, anche in vista della definizione del nuovo Piano Operativo (PO) per il periodo 2021-2027 e in questa prospettiva è da leggere il coinvolgimento dell'intero sistema pubblico nel processo di definizione delle priorità strategiche.

Infine, è necessario continuare a migliorare il raccordo tra le realtà della ricerca e le imprese, interessando la "terza missione" delle Università in  iniziative progettuali in grado di concorrere a quella nuova fase delle politiche di sviluppo  necessaria per il superamento del divario Nord-Sud e per lo sviluppo del Paese.

Scarica il RAPPORTO PUGLIA 2018 

Valenzano, 30 settembre 2019