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UE: EGOVERNMENT BENCHMARK 2017 REPORT

Malta, Danimarca, Svezia, Estonia e Norvegia, sono questi i paesi in cui avanza meglio la costruzione del mercato unico digitale ipotizzato dalla UE. L'Italia, invece, è sotto la media su 3 dei 5 macroindicatori definiti (Digital Skills, ICT usage, Quality and Connectivity), 

 

L'ultimo rapporto eGovernment Benchmark 2017 mostra un miglioramento significativo sulla disponibilità transfrontaliera di servizi pubblici digitali e sull'accessibilità dei siti web pubblici da dispositivi mobili e indica la necessità di migliorare la trasparenza nella fornitura di servizi e incrementare l'uso di tecnologie come l'identità digitale e la dematerializzazione documentale.

Offrire servizi pubblici digitali - a tutti i livelli della pubblica amministrazione - a tutti i cittadini e le imprese, farlo senza frontiere, con il massimo della interoperabilità, personalizzazione, facilità d'uso: è questa l'ambizione che persegue la UE nella sua idea di creazione di un mercato unico digitale.

Il rapporto eGovernment Benchmark 2017 analizza i progressi realizzati dalle pubbliche amministrazioni europee nella modernizzazione della fornitura di servizi, ma fornisce anche il punto di riferimento per programmare il nuovo piano d'azione per l'eGovernment 2016-2020.

Il report fa il punto sui servizi eGovernment in 34 paesi: gli Stati membri dell'Unione europea con in più l'Islanda, Norvegia, Montenegro, Repubblica di Serbia, Svizzera e Turchia. Ogni area è misurata tenendo conto di uno o più indicatori:

  • Centralità dell'utente (velocità e facilità di utilizzo delle informazioni e dei servizi pubblici on-line);
  • Trasparenza (delle autorità governative e di tutte le procedure, messe in relazione con il livello di controllo dei dati personali);
  • Mobilità transfrontaliera (disponibilità e usabilità dei servizi pubblici su tutto il territorio europeo);
  • Strumenti chiave (disponibilità di 5 funzionalità ritenute fondamentali per i servizi pubblici).

Bene per il primo dei parametri, la centralità dell'utente, meno bene per gli altri tre, soprattutto in termini di sfruttamento del potenziale.

La misurazione di quest'anno ha selezionato quattro eventi della vita che coprono di più domini ritenuti rappresentativi per le imprese e per i cittadini:

? Avvio di un'attività commerciale

? Perdere e trovare un lavoro

? Studiare

? Family Life (un nuovo evento della vita, misurato per la prima volta)

Per il parametro Centralità dell'utente i paesi con i migliori servizi sono: Malta, Danimarca, Portogallo, Svezia e Austria. La disponibilità complessiva di servizi online raggiunge un punteggio dell'82%, la loro usabilità raggiunge l'89% e in media 1 su 2 siti web pubblici è mobile friendly (54%).

Per la Trasparenza degli enti governativi la media è al 59% e i punteggi più alti sono raggiunti da Malta, Estonia, Lituania, Austria e Spagna. Per la trasparenza delle procedure siamo al 73%, il  punteggio più alto per il parametro, con un picco dell'82% nell'evento della vita ‘trovare e perdere il lavoro'. Per l'utilizzo dei dati personali la media è al 53% e solo pochissimi paesi forniscono informazioni su chi conserva i dati personali consultati e per quale scopo.

Solidi progressi per il parametro connesso alla Mobilità transfrontaliera. La media è al 63% e i paesi che fanno segnare il punteggio più alto sono: Malta, Svezia, Norvegia, Lettonia e Austria: servizi di start-up, buona informazione, disponibilità di  3 servizi su 5 online anche per gli stranieri e buone funzionalità di supporto e reclamo.

L'ultimo parametro è una novità nel benchmark e ha considerato in particolare quattro nuovi indicatori: la possibilità di avere dati precompilati nei moduli online, la disponibilità di identità digitale, la diffusione di documenti dematerializzati e infine "Posta digitale" la possibilità per i cittadini di ricevere comunicazioni solo in formato digitale. I dati per questi indicatori sono stati raccolti alla fine del 2016 e riportano valori in evoluzione.

Infine sono stati valutati i driver delle prestazioni dei servizi di eGovernment, i fattori che ostacolano l'innovazione e le caratteristiche fondamentali che ne possono influenzare le prestazioni. La valutazione ha tenuto conto della penetrazione, la misura in cui l'uso del canale online è diffuso tra gli utenti, e digitalizzazione dei back office e dei front office.

Nell'immagine a seguire il confronto tra paesi con caratteristiche specifiche simili determina quali paesi siano al di sopra dei valori attesi e quali paesi al di sotto dei valori previsti.

Nel rapporto, giunto alla sua 14° edizione, è possibile accedere alle schede dettagliate per ogni singolo paese.-

Scarica il Rapporto eGovernment Benchmark 2017

Vai alla scheda dell'Italia

Valenzano, 28 novembre 2017