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PRESENTATI I DATI DELL'UNDICESIMO RAPPORTO CENSIS SULLA COMUNICAZIONE

L'11° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione.


Il 90,4% dei giovani si connette a internet, l'84,4% tutti i giorni, il 73,9% per almeno un'ora al giorno, il 46,7% con il wifi. Per informarsi usano Facebook (il 71%), Google (65,2%) e YouTube (52,7%). Il 66,1% ha uno smartphone e il 60,9% scarica le app sul telefono o tablet. Questi sono alcuni dei principali risultati dell'11° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, promosso da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia.

Il rapporto, presentato lo scorso 11 ottobre a Roma, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, da Giuseppe De Rita e Giuseppe Roma, Presidente e Direttore Generale del Censis, illustra i consumi mediatici nel 2013 e ci parla di una tv intramontabile - quasi tutti gli italiani guardano la televisione (il 97,4%) - in una realtà in cui volano gli smartphone (li usano due terzi dei giovani). Il fenomeno nuovo è dato da un significativo numero di giovani che segue le nuove televisioni: il 49,4% degli under 30 segue la web tv e l'8,3% la mobile tv. Anche l'ascolto della radio per mezzo dei telefoni cellulari risulta in forte crescita (+5,4%), nonostante la riduzione dell'uso dell'autoradio dipendente dalla diminuzione del traffico automobilistico (-1,5%),

L'uso dei cellulari continua ad aumentare (+4,5%), soprattutto grazie agli smartphone sempre connessi in rete (+12,2% in un solo anno), la cui utenza è ormai arrivata al 39,9% degli italiani (e la percentuale sale al 66,1% tra gli under 30). Solo il 2,7% degli italiani utilizza l'e-reader, ma l'utenza del tablet è quasi raddoppiata in un anno, passando dal 7,8% al 13,9% della popolazione (e la percentuale arriva in questo caso al 20,6% tra i giovani). 

È su Internet il 63,5% degli italiani. La percentuale sale nettamente nel caso dei giovani (90,4%), delle persone più istruite, diplomate o laureate (84,3%), e dei residenti nelle grandi città, con più di 500mila abitanti (83,5%). L'adsl è il tipo di connessione a internet al momento più diffuso: la utilizza il 62,9% degli internauti. Il wifi cresce notevolmente (40,9%, tra i giovani il 46,7%) e la connessione mobile ha ormai raggiunto una quota significativa (23,5%).

Crescono ancora i social network. È iscritto a Facebook il 69,8% delle persone che hanno accesso a internet (+6,3), che corrispondono al 44,3% dell'intera popolazione e al 75,6% dei giovani. YouTube arriva al 61% di utilizzatori (pari al 38,7% della popolazione complessiva e al 68,2% dei giovani). E il 15,2% degli internauti (pari al 9,6% degli italiani) usa Twitter.

Ne risente la carta stampata. Nel 2013 i quotidiani registrano un calo di lettori del 2% (l'utenza complessiva si ferma al 43,5% degli italiani), più forte per  la free press (-4,6%, 21,1% di lettori), -1,3% i settimanali (26,2%), stabili i mensili (19,4%). Stazionari i quotidiani online (+0,5%), ma in crescita gli altri portali web di informazione, che contano l'1,3% di lettori in più rispetto allo scorso anno, attestandosi a un'utenza complessiva del 34,3%. Buone notizie dal mondo dei libri: +2,4% di lettori, benché gli italiani che hanno letto almeno un libro nell'ultimo anno sono solo il 52,1% del totale. Gli e-book arrivano a un'utenza del 5,2% (+2,5%).

Ma il vero dato è la distanza incolmabile tra giovani e anziani, con i primi saldamente posizionati sulla linea di frontiera dei new media e i secondi distaccati, in termini di quote di utenza, di decine di punti percentuali. Tra i giovani la quota di utenti della rete arriva al 90,4%, mentre è ferma al 21,1% tra gli anziani; il 75,6% dei primi è iscritto a Facebook, contro appena il 9,2% dei secondi; il 66,1% degli under 30 usa telefoni smartphone, ma lo fa solo il 6,8% degli over 65; i giovani che guardano la web tv (il 49,4%) sono diciotto volte di più degli anziani (il 2,7%); il 32,5% dei primi ascolta la radio attraverso il cellulare, contro solo l'1,7% dei secondi; e mentre il 20,6% dei giovani ha già un tablet, solo il 2,3% degli anziani lo usa. 

La funzione di internet maggiormente utilizzata nella vita quotidiana è la ricerca di informazioni su aziende, prodotti, servizi (lo fa il 43,2% degli italiani), oppure di strade e località (42,7%). Segue l'ascolto della musica online il 34,5%. Anche l'home banking ha preso piede nel nostro Paese: lo svolgimento di operazioni bancarie tramite il web è tra le attività svolte più frequentemente (30,8%). Fare acquisti (24,4%), telefonare attraverso internet tramite Skype o altri servizi voip  pesa il 20,6%, guardare un film il 20,2%, cercare lavoro il 15,3% (ma la percentuale si impenna al 46,4% tra i disoccupati), prenotare un viaggio il 15,1%. Ancora debole l'egov: sbrigare pratiche con uffici amministrativi  è pratica del 14,4% degli italiani  e prenotare una visita medica solo del 9,7%, anche se in netta crescita rispetto agli anni passati.

Se per informarsi lo strumento condiviso da quasi tutti è il telegiornale, (86,4%) crescono nettamente i motori di ricerca su internet come Google (arrivati al 46,4% di utenza per informarsi nel 2013), Facebook (37,6%), le tv all news (35,3%) e YouTube (25,9%). Le app informative sugli smartphone praticamente raddoppiano, attestandosi al 14,4% di utenza, e Twitter passa dal 2,5% al 6,3%. Ma per i giovani under 30 il dato riferito ai telegiornali (75%) è ormai molto vicino a quello di Facebook (71%), Google (65,2%) e YouTube (52,7%).

Scarica la sintesi del rapporto

Scarica la presentazione di Giuseppe Roma

valenzano, 24 ottobre 2013