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ICITY RATE 2016

Milano al primo posto, Bologna salda al secondo e Venezia, new entry che sale sul podio spingendo Firenze in quarta posizione: presentata il Il 20 e 21 ottobre a Bologna la classifica delle città più smart d'Italia durante l'ICity Lab, l'iniziativa di FORUM PA per supportare tutti coloro che lavorano per rendere le nostre città più "intelligenti", 

 

"Quest'anno più che in passato ICityRate va a misurare, unitamente alla qualità del vivere urbano, la capacità delle città di farsi piattaforma abilitante, di guardare a traguardi lunghi facendo scelte e investimenti che puntano sui nuovi driver di sviluppo. – commenta Gianni Dominici, Direttore di FPA e curatore della ricerca ICityRate 2016, l'indagine realizzata da FPA che stila la classifica delle città italiane analizzando 106 Comuni capoluogo sulla base di 105 indicatori statistici (in aumento netto rispetto agli 84 dello scorso anno) e sette dimensioni tematiche: Economy, Living, Environment, People, Mobility, Governance e Legality.

"Il paradigma della Smart City negli ultimi anni ha sempre di più spostato l'accento dall'innovazione tecnologica all'innovazione sociale, al co-design, alla gestione dei beni comuni. - ha continuato Dominici - In questa direzione sono andate le strategie europee della nuova programmazione, e in questa direzione stanno andando le politiche locali".

È questo il motivo che ha portato all'introduzione nell'ICityRate di nuove variabili che vanno a misurare la capacità delle città di: accogliere e saper gestire i flussi migratori; attrarre cervelli e talenti e generare imprese innovative; attrarre finanziamenti europei per la ricerca e l'innovazione; rendere disponibili i dati pubblici; agevolare le pratiche d'uso sociale degli spazi pubblici; attivare reti e relazioni per la sostenibilità e la gestione delle politiche smart; garantire gli adeguati livelli di sicurezza e legalità.

Dunque, poche sono le novita nella parte alta della classifica con Milano sempre in testa che registra un'ulteriore fuga in avanti. Ha infatti il più alto valore aggiunto pro capite, la maggiore intensità brevettuale, la principale sede di imprese di grandi dimensioni e ha visto nascere negli ultimi anni il maggior numero di Fablab e maker space. È il segno degli investimenti della città su un modello nuovo di innovazione urbana che sposta l'asse della strategia di sviluppo verso forme nuove di economia collaborativa e social innovation. Un modello che si realizza attraverso la concessione di spazi, il sostegno economico a progetti e imprese, la creazione di reti di innovatori e la definizione di nuove e articolate politiche urbane.

Bologna conferma il suo secondo posto nella classifica generale grazie soprattutto all'eccellenza nella Governance, fatta di partecipazione, open data, nuovi strumenti di programmazione, stabilità economica e capacità gestionale.  

Novità al terzo posto, invece, che vede Venezia crescere di 2 posizioni rispetto al 2015 per effetto di un miglioramento significativo nelle dimensioni del Capitale umano, della Mobilità, della Governance e della Struttura economica. Perciò Firenze scende di una posizione, pur risultando prima nella dimensione People - nella quale supera anche Milano e Torino - anche perchè perde terreno sulle aree dell'ambiente e della legalità.

Diverso lo scenario delle città del Sud.

Se includiamo tra le regioni del mezzogiorno la Sardegna, la prima città è  Cagliari in 54° posizione, cui segue Bari al 65° posto che guadagna ben quattro posizioni (69° nel 2015) totalizzazndo 363 punti.

Infine le fenomologie tratte dalle riflessioni del Rapporto sono state sostanzialmente tre: 

  • Permane il dualismo tra Milano e Roma e il distacco tra le due città in termini di punteggio aumenta ancora (127 punti lo scorso anno, quest'anno 155 punti).
  • Si rafforza il sistema urbano del nord e la dicotomia con le città metropolitane del sud. Le cinque aree metropolitane più performanti sono tutte al Nord, fungono da hub per il territorio circostante e creano piattaforme territoriali abilitanti, in un circolo virtuoso che alimenta la competitività e l'innovazione di intere aree del paese. 
  • Si consolida la dinamica di crescita del Sud, ancora lontano dalla top ten, ma in continuo aumento. Segno del permanere di carenze infrastrutturali a volte sopperite da esperimenti di innovazione sociale che provano a creare sviluppo.

Per saperne di più "ICITY RATE 2016: la classifica delle città smart d'Italia" consulta le slide presentate da Gianni Dominici

Valenzano, 24 ottobre 2016