UE: EGOVERNMENT BENCHMARK 2016
I dati del "eGovernment Benchmark 2016 - A turning point for eGovernment development in Europe?" sono inconfutabili: un numero considerevole di paesi dell'UE sono ancora in ritardo, tra cui l'Italia. | |
I dati del "eGovernment Benchmark 2016 - A turning point for eGovernment development in Europe?", appena pubblicato dalla Commissione UE, dimostrano che l'81% dei servizi pubblici sono disponibili online. Tuttavia, da un'analisi più approfondita della qualità con cui essi sono offerti appare evidente che la crescita della diffusione dei servizi digitali, se pur costante, non è uniforme Appare dunque chiaro che è necessaria un'accelerazione per dare modo ai governi di affrontare la sfida e stare al passo dei cambiamenti necessari. Nel corso degli ultimi quattro anni, il periodo di analisi dello studio, gli avanzamenti sui quattro principali parametri di riferimento sono così riassumibili:
C'è dunque una grande differenza in termini di prestazioni eGovernment in Europa. La risposta, misurata nella differenza di prestazioni tra i dati disponibili nel corso dell'ultima osservazione (2014-2015) e la prima (2012-2013), dimostra una sorta di 'Digital Diagonal' con una serie di paesi del sud-ovest a nord-est d'Europa al di sopra della media europea. Mentre gli altri paesi europei sono di sotto della media europea, sia per ciò che attiene ai progressi che alle prestazioni. L'Italia in particolare è annoverata tra i 'moderate performers' con score e crescita sotto la media.
Il rapporto eGovernment Benchmarking 2016 ha utilizzato una metodologia stabilita dal nuovo quadro di riferimento del Piano eGovernment 2012-2015. Esso prevede l'utilizzo di "mystery shopper", vale a dire utenti potenziali che valutano i siti web e i servizi governativi, simulando le azioni dei cittadini. La relazione di quest'anno analizza tutti i servizi offerti on-line per quattro eventi della vita: le operazioni normali di affari, la localizzazione in movimento, il possesso di un autovettura, e lo svolgimento di procedure di modesta entità. Altri tre eventi della vita (la ricerca di un lavoro, lo studio e la creazione d'impresa) sono stati invece analizzati in dettaglio lo scorso anno. Come stabilito dalle priorità del nuovo piano d'azione eGovernment dell'UE, l'intento al quale i 28 paesi dovrebbero tutti mirare è fare progressi su tre punti ritenuti cruciali per costruire la strategia per il mercato unico digitale:
Ed è qui che si registrano le maggiori differenze tra i paesi e che i governi dimostrano la loro inefficacia. Scarica "eGovernment Benchmark 2016 - A turning point for eGovernment development in Europe?" Valenzano, 4 ottobre 2016
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