Il percorso di fusione

 

Il 2 marzo 2005 la Commissione Europea avvia una procedura di infrazione nei confronti della Regione Puglia in merito all'affidamento di alcune attività finanziate dai fondi europei.

Si obietta che la società Tecnopolis non ha i requisiti tipici di società "in house providing" e perciò si ritiene illegittimo l'affidamento diretto di attività da parte dell'ente regionale. Inizia un lungo percorso in cui si dimostrano nei fatti l'indiscutibile e pluriennale competenza nel settore ICT della società Tecnopolis e i vantaggi concreti apportati all'ente pubblico dall'utilizzo di tale struttura.

  • Nel 2006, il D.L. 223/06 ("Decreto Bersani"), convertito in Legge n.248/2006 e ulteriormente modificato con la Legge 296/2006 (Finanziaria 2007, comma 720), nell'articolo 13 si rivolge alle "società a capitale interamente pubblico o misto, costituite o partecipate dalle Amministrazioni pubbliche regionali e locali per la produzione di beni e servizi strumentaliall'attività di tali enti in funzione della loro attività" e prescrive che, "al fine di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori nel territorio nazionale", tali società non possano svolgere prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o privati, né in affidamento diretto né con gara, debbano essere ad oggetto sociale esclusivo, e debbano cessare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, le attività non consentite.

Le disposizioni della Legge Bersani, successivamente modificata in seguito all'approvazione della Legge 23 luglio 2009, n. 99, ma sostanzialmente invariate nel merito, ponevano agli amministratori di Tecnopolis e alla Regione Puglia un problema di ingegneria societaria al quale si decise di porre rimedio, vista l'importanza della struttura per il raggiungimento di alcuni obiettivi strategici in materia di Società dell'Informazione in Puglia.

Si decide di provvedere all'unificazione delle due partecipate regionali per perseguire maggiori economicità e ottimizzarne le funzioni e si predispone che un'apposita commissione elabori il progetto di fusione e tutti gli oneri conseguenti.

  • L'iter avviato per la risoluzione dei problemi porta all'approvazione della Delibera della Giunta regionale n. 1085 del 26 giugno 2008 "Protocollo d'intesa Regione Puglia – Università degli Studi di Bari (9 maggio 2008)" che, prendendo atto del succitato protocollo d'intesa intervenuto tra i due maggiori soci di Tecnopolis, decide di "acquisire alla proprietà della Regione Puglia le quote di partecipazione detenute dalla società consortile Tecnopolis CSATA s.c.a r.l.".

Parte l'iter procedurale finale con cui si costruiscono i prerequisiti per far nascere la società in-house e nella Legge Regionale 2 luglio 2008, n. 18 "Assestamento e quarta variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2008" sono disposte le risorse necessarie affinché l'acquisizione possa avvenire.

  • La Delibera della Giunta regionale n. 1868 del 7/10/2008, prende atto del lavoro svolto dalla commissione: è stato elaborato il progetto di fusione e un nuovo statuto, in cui è stato definito il nuovo oggetto sociale e sono state opportunamente scorporate le attività non coerenti esso.
  • Nasce InnovaPuglia S.p.A., la sede è fissata presso Tecnopolis a Valenzano e il 23 dicembre dello stesso anno si concorda la fusione anche con i sindacati provinciali di categoria, mentre con la Delibera della Giunta regionale n. 8 del 13/01/2009 viene approvato lo schema di convenzione sul quale si lavorerà per l'affidamento dei servizi.
  • Ultimo atto dell'iter procedurale, dopo aver provveduto all'acquisizione delle partecipazioni societarie detenute da InnovaPuglia spa attraverso l'articolo 19 della Legge Regionale 30 aprile 2009, n. 10 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2009 e bilancio pluriennale 2009-2011 dellaRegione Puglia", il 7 maggio 2009 la Giunta regionale, con Delibera n. 751, approva la Convenzione per la disciplina di fornitura dei servizi. Affidamento servizi nell'ambito dei programmi comunitari 2007 – 2013 della società "in house" InnovaPuglia. La stessa viene sottoscritta dalle parti il 30 giugno dello stesso anno.

A InnovaPuglia S.p.A., ormai compiutamente società in-house della Regione Puglia, sono affidati servizi e attività che le garantiranno continuità d'azione fino alla conclusione dei programmi comunitari nel 2015.