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NUOVI SKILL PER LA DIGITAL TRANSFORMATION

Le associazioni ICT  insieme ad AGID hanno presentato i dati 2015 e le sfide per le imprese e il governo nell'ambito dell'Osservatorio delle competenze digitali.

 

Diffusione a macchia di leopardo delle competenze digitali. Poca formazione digitale interna. Al top le lauree in Informatica e Ingegneria, ma manca una condivisione dei percorsi e degli skill che servono alle aziende più innovative.

E' quanto emerge dalla seconda edizione dell'Osservatorio delle Competenze Digitali, condotto dalle principali associazioni ICT: AICA, Assinform, Assintel e Assinter Italia e promosso dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) e realizzato da NetConsultingcube, che ha presentato il 15 gennaio a Roma lo studio che ha coinvolto aziende della domanda e dell'offerta ICT e Pubbliche Amministrazioni.

Le competenze digitali sono ormai un fattore strategico per la competitività del nostro sistema socio-economico, ma la consapevolezza della loro importanza è ancora troppo poco diffusa così come poco diffusi sono gli skills nelle imprese, nelle pubbliche amministrazioni, nei cittadini.

Il percorso da seguire diventa quindi duplice: da un lato gli stakeholder istituzionali stanno lavorando per definire gli standard, le normative e le politiche legate all'innovazione e alla formazione. Dall'altro è in campo una sfida di tipo culturale: occorre diffondere nella collettività la percezione della trasformazione digitale come driver di sviluppo ormai ineludibile.

In sintesi, i dati dell'Osservatorio evidenziano come in Italia la cultura e le competenze digitali non riescano a tenere il passo con la società e l'economia; il rischio è che il nostro Paese accentui il ritardo rispetto alle altre economie sviluppate. Il messaggio che emerge dalla presentazione dell'Osservatorio non può che concentrarsi dunque sulla necessità di una condivisione strategica, volta ad amplificare e velocizzare il dialogo tra mondo dell'istruzione e del lavoro.

È necessario, ad esempio, nel breve, accelerare la definizione di una rinnovata normativa per gli IFTS, realizzare una piattaforma nazionale dei contenuti didattici digitali, introdurre innovativi percorsi di formazione accademici, promuovere attività di tutoraggio extra curricolari. Occorre adeguare strumenti consolidati ed emergenti di convalida e riconoscimento delle competenze e sostenere le imprese che investono nella creazione di competenze digitali.

Scarica la sintesi con le principali evidenze dello studio.

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Valenzano, 18 gennaio 2016