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#DIGITAL VENICE 2014

Matteo Renzi: "Se investo in infrastrutture digitali non è un costo, ma un investimento nel futuro".

Il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha definito 'impressionante' il discorso di Matteo Renzi a Digital Venice, la settimana di incontri e dibattiti per delineare la strada per la crescita di un'economia digitale sostenibile, aperta lo scorso 7 luglio a Venezia, ospite del Comune, e promossa dalla Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea con il sostegno della Commissione Europea - DG Connect.

Il discorso del primo ministro ha aperto dunque il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea con una particolare enfasi sull'innovazione digitale come chiave per lo sviluppo economico sostenibile e la spinta alla nuova occupazione.

"L'Italia è da sempre una terra di innovazioni tecnologiche, da Meucci a Olivetti. Oggi l'innovazione viene dal digitale, e non riguarda un settore dell'economia ma l'economia intera. Governi e politici possono fare in modo che ci siano le regole e normative e anche i fondi che danno sostegno e stimolo all'innovazione". Ha commentato la vicepresidente della Commissione europea e commissario Ue all'Agenda Digitale, Neelie Kroes, che ha espresso il suo personale plauso e si è dichiarata 'colpita positivamente' dall'impegno della presidenza italiana. "C'è un'enorme opportunità digitale - ha concluso la Kroes - e l'Italia è nella giusta posizione per assumere un ruolo guida e afferrarla".

Esclusione degli investimenti in digitale dal patto di stabilità; mercato unico e unica authority per la gestione del mercato delle comunicazioni digitali; piano europeo di cybersecurity, inserito in una comune visione europea sul fronte militare e diplomatico, con l'idea di creare anche una scuola diplomatica europea;  condivisione a livello europeo del paradigma degli open data e open government, al servizio della democrazia. Sono queste le priorità espresse da Renzi in materia di digitale, per creare posti di lavoro, investendo in innovazione.

Intanto, per dare slancio all'economia, la UE ha varato la prima tornata di finanziamenti, destinata a progetti intesi a migliorare la qualità di vita dei cittadini e a rafforzare la competitività internazionale dell'industria europea,  per un valore complessivo di 1,13 miliardi di euro in finanziamenti pubblici che saranno integrati da un importo equivalente  di partner privati. Si tratta dei partenariati di ricerca tra l'UE, il settore privato e gli Stati membri, attivi in diversi settori fondamentali quali i medicinali, i trasporti, l'elettronica e la bioeconomia, che hanno presentato oggi i primi inviti a presentare progetti e partner nell'ambito di Orizzonte 2020.

La pubblicazione dei primi inviti arriva quasi esattamente un anno dopo che la Commissione ha presentato il pacchetto di investimenti per l'innovazione, un insieme di proposte intese a istituire sette partenariati pubblico-privato e quattro partenariati pubblico-pubblico che rappresentano investimenti per oltre 22 miliardi di euro per il futuro dell'Europa. I sette partenariati pubblico-privato lanciati oggi, da soli, comporteranno un investimento complessivo di 19,5 miliardi di euro in ricerca e innovazione per i prossimi sette anni. Il contributo dell'UE, pari a 7,3 miliardi di euro, permetterà di liberare ulteriori investimenti per 12,2 miliardi di euro, provenienti dal settore privato e dagli Stati membri. 

I partenariati operano in settori chiave quali: medicinali innovativi, per lo sviluppo di vaccini, medicinali e terapie di nuova generazione; celle a combustibile e idrogeno, per accelerare l'introduzione sul mercato di tecnologie pulite ed efficienti nei settori dell'energia e dei trasporti; clean sky 2, per la progettazione di aeromobili meno inquinanti e più silenziosi, con emissioni di CO2 notevolmente ridotte; bioindustrie, per l'uso di risorse naturali rinnovabili e di tecnologie innovative per ottenere prodotti di consumo più ecologici; componenti e sistemi elettronici, per le leadership europea nella promozione delle capacità di produzione dell'Europa in campo elettronico; shift2rail, per migliorare le infrastrutture e i servizi ferroviari, riducendo nettamente i costi e potenziando la capacità, l'affidabilità e la puntualità; SESAR 2020, finalizzato allo sviluppo di un sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo, che migliorerà le prestazioni del trasporto aereo.

I bandi di gara lanciati dai partenariati saranno aperti alla partecipazione delle imprese, delle PMI, delle università, delle organizzazioni di ricerca e di altri soggetti. La selezione dei progetti migliori da finanziare avverrà attraverso una valutazione inter pares.

Per ulteriori informazioni http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-468_en.htm

Valenzano, 10 luglio 2014

 


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