Si chiama "Global Digital Market" è l'evoluzione dell'ICT e comprende: Dispositivi e Sistemi; Software e soluzioni ICT on-premise; Servizi ICT; Contenuti e Pubblicità Digitale. È stato oggetto della presentazione oggi a Milano dei dati di mercato ICT 2012 e delle anticipazioni del Rapporto Assinform 2013, illustrati in una conferenza stampa del presidente Assinform, Paolo Angelucci, coadiuvato dall'Amministratore Delegato di NetConsulting, Giancarlo Capitani.

Nel mondo, ma anche in Europa, si è vista nel 2012 una, se pur lieve, crescita in ognuna delle quattro ripartizioni a conferma del trend degli ultimi anni. In Italia, invece, l'economia digitale è ancora in ritardo, rispetto al resto del mondo, soprattutto perchè  la quota preponderante del mercato è ancora rappresentata dalle componenti tradizionali. Il Global digital market, che rappresenta il 4,9% del PIL nazionale, ha registrato un valore in diminuzione del -1,8% ed è passato dal valore di 70.856 milioni di euro del 2010 ai 68.141 del 2012, in presenza di un calo dell'economia reale (-2,4%). Tale trend in calo, pur essendo più lieve rispetto a quello dell'anno precedente (-2,1% nel 2011/10), segnala una continua crisi dei servizi ICT tradizionali (-4,7%), che rappresentano in valore oltre la metà del mercato. In crescita invece contenuti e pubblicità digitale (+7,2%), ma anche l'offerta di di software e soluzioni ICT (+2,4%). Ovviamente questi dati rappresentano al loro interno il crollo delle vendite di hardware tradizionale e il boom di smartphone, eReader, tablet e servizi innovativi, a dimostrazione che internet, il mobile, l'economia dei social network stanno velocemente trasformando il mondo e generando nuove opportunità di crescita per quei paesi, quei settori economici e quelle imprese che accettano la sfida del cambiamento attraverso l'innovazione digitale.

Anche il 2013 avrà luci e ombre nel suo scenario, ma le previsioni del mercato, sia esso dinamico o statico, sono irrimediabilmente in calo, con conseguenze pesanti sull'occupazione di un settore che attualmente impiega circa 400 mila addetti.

In questo fosco scenario è però possibile introdurre un cambiamento di tendenza, correggendo gli asset attuali e imprimendo una forte accelerazione per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda Digitale. Efficienza, dematerializzazione, trasparenza e comunicazione interattiva sono i risultati positivi che si possono ancora raggiungere con la realizzqzione dell'amministrazione digitale, ad esempio, e non tarderanno anche positivi risultati sulle competenze e sulla creazione di nuova occupazione. (i.cam)

Scarica la presentazione della conferenza stampa (file 5 Mb)

Valenzano, 19 marzo 2013