Il mercato digitale segna  - 4,4% nel 2013 e il differenziale dell'Italia con l'Europa, nel settore, si attesta a 25 MLD€.

Il 2 aprile scorso sono stati presentati dal presidente uscente di Assinform, Elio Catania, e dal presidente NetConsulting Giancarlo Capitani a Milano, in anteprima, i dati del Rapporto 2014. La fotografia che emerge dalle anticipazioni del Rapporto non è rassicurante: calo netto del mercato digitale in Italia nel 2013 (-4,4% rispetto al 2012) che scende a 65.2 miliardi di euro e aumento del distacco con i trend internazionali che hanno continuato a crescere alla media annua del 3,8%, spinti dalla ripresa degli investimenti nell'area nordamericana nell'Asia Pacifico e nell'America Latina. Nel periodo 2009/2012 il calo medio annuo è stato dell'1,8%,  con investimenti Ict sul Pil che si attestano al 4,8%, a fronte di una media UE28 del 6,5%, e un distacco pari a 25 mld di euro all'anno.

Il parere di Catania, recentemente nominato alla presidenza di Confindustria Digitale, è che le cause siano da ricercarsi anche nella recessione economica che investe da anni il Paese, ma che ciò non ci solleva dalla responsabilità di reagire usando la leva tecnologica per invertire i trend negativi. "Come conferma l'andamento delle principali economie nel mondo vi è legame sempre più stretto tra investimenti in tecnologie digitali, produttività, competitività e crescita per le imprese e per i sistemi-paese e la progressiva e continua riduzione degli investimenti in Ict è un fenomeno tutto italiano, fortemente preoccupante - ha affermato Catania - Per questo il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale costituisce oggi un imperativo per il Paese ed  è necessario che l'attuale governo, che ha giustamente assunto la crescita come obiettivo prioritario, promuova con estrema urgenza il passaggio alla fase esecutiva dell'Agenda digitale".

Questi alcuni dei dati presentati.

Nel 2013 il mercato digitale nel mondo ha proseguito la sua crescita (+3,8% per un valore globale di 4.379 miliardi di dollari), segnalando un utilizzo sempre più pervasivo delle nuove tecnologie. La spinta maggiore verso la crescita è giunta dai paesi emergenti (+6,6% l'Asia Pacifico +5,8% l'America Latina), ma  anche il Nord America ha progredito (+3,5 %), mentre l'Europa ha arrancato (-0,9%, a 1.082,9 miliardi di dollari). Gli smartphone venduti nel mondo sono stati 990 mln di (+44,3%) per oltre il 60% dei cellulari venduti, mentre si registrano 2,7 miliardi di utenti internet (+9,0%), pari a circa il 38% della popolazione mondiale, 2,1 miliardi sono le connessioni a internet via rete mobile a banda larga e 1 miliardo di persone effettuano acquisti on line (+13,3%) e, infine, 1,6 miliardi sono gli utenti di social network e di servizi e applicazioni correlati.

Il mercato digitale in Italia segna un ritardo netto sui dispositivi e Sistemi (-2,3% sul 2012) con l'unica componente in crescita, quella delle infrastrutture (5.133 mln, +2,2%), per gli investimenti legati ai progressi della copertura del territorio con connessioni veloci fisse in fibra ottica (20% della popolazione) e mobili con tecnologia 4G (potenzialmente disponibili al 50% della popolazione). Stesso trend per i servizi ICT (-2,7%), con un calo generalizzato a eccezione del Cloud, e per i servizi di rete (-10,2%) il cui forte calo è giustificato solo in parte dalla riduzione delle tariffe, mentre si registra il crollo dei servizi di fonia (-23,2%), non completamente compensato dall'aumento dei servizi a valore aggiunto mobili (+25,1%), spinto dalle app di tablet e smartphone.

In aumento invece il software e le soluzioni ICT (+ 2,7%) che nell'ambito del software applicativo, mostrano un lieve calo delle soluzioni applicative tradizionali (-0,8%) più che compensato dalla dinamica positiva dell'Internet of Things (+13,8%) e delle piattaforme per la gestione dei servizi web (+12,4%). Infine, in aumento anche i contenuti digitali e la pubblicità digitale (+5,6%) con una dinamica positiva di tutte le componenti (e-book +79,2%, musica +17,6%, mobile entertainment +20%, gaming +11,9%, editoria online +9,2%, digital advertising +3,7%), a eccezione di quella video (-1,8%). 

Vai al sito di Assinform http://www.assinform.it/ per altre informazioni.

Valenzano, 14 aprile 2014