PUGLIA DIGITALE, il tempo e' adesso!

"Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve nella vita" ha esordito Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, stamattina all'incontro "Comunità intelligenti e democrazia digitale" e ha spiegato che la frase troneggia sulla sua pagina facebook. La citazione è servita all'assessore per sottolineare come tutto stia cambiando intorno a noi, molto rapidamente, e noi non siamo completamente pronti. "Lo sforzo da fare è amplissimo - ha detto - è uno sforzo di investimento in strategia culturale nuova e dobbiamo farlo necessariamente tutti insieme, governo centrale, cittadini, imprese, governo locale".

La giornata è servita all'Agenzia per l'Italia digitale (AgID) a illustrare i progetti strategici che sta portando avanti nel percorso di attuazione della strategia per la 'Crescita Digitale'. Come ha ben spiegato Antonio Samaritani, direttore generale di AgID, l'azione per semplificare l'approccio dei cittadini all'amministrazione, centrale e locale, è in realtà un processo molto complesso ma che oggi trova la sua leva di successo in una vision vincente, quella che Renzi ha riassunto con "dallo smartphone tutti i servizi della PA con un unico pin" Login.Italia.it.

Il punto cardine del processo è il cosiddetto SPID il sistema pubblico di identità digitale che attraverso 'un unico pin', appunto, salda i cittadini, ai servizi della PA e mette insieme il pubblico e il privato al quale offre una inedita apertura di mercati, sui quali tutti gli operatori potranno trovare spazio.  Aver costruito una infrastruttura nazionale che consente agli utenti di essere riconosciuti e di ricevere credenziali per accedere ai servizi digitali crea maggiore fiducia nei cittadini, ma è solo il primo fronte dove si raggiungeranno risultati concreti entro l'anno. Insieme allo SPID, un sistema unico di pagamenti che permetta a ciascuno di praticare l'homebanking in maniera sicura e che concentri in un unico nodo il 90% degli istituti bancari è un altra importante tappa del percorso che viene completato dall'istituzione dell'ANPR l'anagrafe unica nazionale in grado di far dialogare tra loro le anagrafi degli oltre 8.000 comuni in Italia. Tutto ciò significa interoperabilità tra i sistemi ed è possibile solo se si utilizzano gli stessi standard e si condividono le stesse linee guida, l'altro fronte su cui opera l'AGID.

Per realizzare il percorso è necessario un dialogo positivo tra il centro e le amministrazioni locali. Esattamente quello che è stato avviato in Puglia che, anche grazie a InnovaPuglia, società in-house della Regione Puglia per l'uso strategico dell'innovazione ICT, è diventata il nodo locale dei processi di innovazione pensati al centro, nonchè il luogo dove il bicchiere è mezzo pieno, come ha affermato Paola Natalicchio, sindaco di Molfetta. Il sindaco ha raccontato, infatti, di una situazione estremamente arretrata, ma ancora presente in molti comuni, fatta di fax e determine perse, che in soli 24 mesi ha realizzato l'albo pretorio on line, l'uso diffuso della firma digitale e la digitalizzazione delle determine, tre provvedimenti che danno concretezza alla democrazia digitale, abbattendo i centri di potere e portando luce in quegli spazi di opacità dove alloggia la corruzione. Il tutto è stato possibile anche grazie a tutti i dipendenti dell'amministrazione che hanno superato le loro resistenze e, attraverso un percorso di formazione ad hoc, si sono fatti interpreti del cambiamento. Da qui l'invito al governo centrale a non chiudere il Formez, partner essenziale nei processi formativi degli amministratori pubblici.

L'esperienza di Molfetta ci parla di un'accelerazione di processi possibile, che fa bene alla democrazia e che ora si sta sviluppando su base territoriale in un unico progetto di e-gov dell'area vasta di Bari che in un futuro immediato potrà disegnare le nostre città digitali e permettere ai cittadini e alle imprese di guadagnare tempo e denaro, da investire in 'una lunga vita felice'.

La Puglia, come ci ha raccontato Adriana Agrimi, dirigente del Servizio Innovazione e Ricerca industriale della Regione Puglia, per certi versi è molto avanti e su alcuni temi è stata addirittura pionera. Ha infrastrutture diffuse che sono il requisito necessario per la diffusione dei servizi digitali. Ha un patrimonio informativo ricco che si appresta a rendere totalmente disponibile in open data. Ha piattaforme di dominio e di servizi all'altezza delle sfide che ci sono di fronte e competenze digitali già formate e pronte e sulle quali ha deciso di continuare a investire. Ha avviato, attraverso il confronto costante con gli stakeholder regionali, il co-design dell'impianto e delle azioni dell'agenda digiatle regionale e intende procedere in questo senso per l'intero ciclo della prossima programmazione. Ma, soprattutto, vuole rendere costante e sempre più concreto il sostegno ai processi di digitalizzazione dei Comuni pugliesi attraverso una serie di iniziative già in essere rivolte loro e nuove iniziative già finanziate. Datacenter, cloud, pagamenti elettronici, conservazione a norma dei documenti digitali, sicurezza informatica sono i temi sui quali si sta lavorando, con l'apporto esperto di InnovaPuglia e in un sistema di relazione costante con il governo centrale e AGID.

"Ma il percorso non è certo completato - ha concluso la Capone - e altre strade possono essere praticate, come ad esempio quelle dell'industria culturale e creativa che lascia intravedere nuovi sbocchi occupazionali per i nostri giovani migliori. È compito dei sindaci promuovere il cambiamento perchè quello che ci aspetta è una rapida accelerazione nella direzione dell'innovazione indotta dalle tecnologie ma, seguendo l'insegnamento di Cicerone, governate dalla nostra umanità".

Numeri e dettagli nelle presentazioni della giornata.

Valenzano, 21 ottobre 2015