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CONFERENZA MINISTERIALE SULLA SANITA' ELETTRONICA

Roma, 7 - 8 ottobre 2014, Conferenza sulla Sanità elettronica. A che punto siamo?

In occasione del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, il Ministero della Salute ha organizzato a Roma, il 7 e 8 ottobre scorso, la Conferenza sulla Sanità elettronica, occasione per una discussione approfondita su Fascicolo Sanitario Elettronico e Telemedicina.

Nel corso del dibattito e delle presentazioni è emerso il potenziale della digital health nel soddisfare i bisogni del cittadino/paziente, in un quadro di spending review che richiede al Sistema Sanitario Nazionale il rispetto della sostenibilità economica. Da qui l'esigenza di puntare sulla modernizzazione e informatizzazione come fattore di efficienza del sistema, se è vero quanto affermato da uno studio dell'Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, secondo il quale la sanità digitale potrebbe far risparmiare al sistema sanitario italiano più di 14 miliardi di euro.

Accanto a questi non certo irrilevanti fattori, l'e-health permette anche continuità e personalizzazione della cura, pur nella tutela della privacy. Come ha sottolineato Rossana Uggenti del Ministero della Salute, l'attenzione deve essere rivolta a far spostare le informazioni, non il paziente, in un processo di presa in carico del cittadino malato che sempre è dietro ogni tessera sanitaria.

Sulla centralità delle soluzioni digitali, si è soffermata anche Alessandra Poggiani, direttore dell'Agenzia per l'Italia digitale. "Le nuove tecnologie offrono soluzioni importanti in termini di movimento e di libera circolazione dei pazienti - ha affermato – e la sanità è uno dei driver più importanti della domanda, anche per quanto riguarda la sfera delle infrastrutture. Le nuove tecnologie, infatti, consentono maggiore accessibilità ai servizi da parte dei cittadini".
Insomma, come scrive Mauro Moruzzi - direttore generale di CUP 2000, società di e-Health ed e-Care della Regione Emilia-Romagna "si tratta di uscire dal mondo novecentesco della sanità dei certificati, dei bolli e delle liste per entrare nel nuovo welfare a bassa burocrazia cioè della sanità ad alta comunicazione come straordinaria aggregazione in rete di persone che hanno bisogno e ricevono aiuto" (La sanità dematerializzata e il Fascicolo sanitario elettronico - Ed. Il Pensiero Scientifico).

In Italia il Fascicolo Sanitario Elettronico è avviato su percorsi legislativi lunghi e complessi e risente delle difficoltà della interoperabilità a livello regionale, nazionale ed europeo. In questo contesto, secondo i dati del Ministero della Salute riportati da Lidia Di Minco, il 19% delle Regioni (quattro su 21 più le Province autonome) è in piena operatività, il 24% è in fase di progettazione e il 44% in fase di avvio. In attesa del decreto attuativo della legge che nel 2012 ha istituito il fascicolo, almeno dieci milioni di cittadini italiani lo hanno già attivato o lo conoscono e di positivo c'è che il progetto attuale include il "patient summary" tra i campi obbligatori. Non solo quindi dati amministrativi e referti, ma la storia clinica del singolo paziente: patologie croniche, allergie, reazioni avverse ai farmaci, terapie in corso. Per la dematerializzazione, siamo invece a buon punto, anche grazie al MEF, che ha imposto una tabella di marcia senza respiro e che porterà entro il 2015 alla completa dematerializzazione delle prescrizioni specialistiche. Infine, per quanto riguarda la Telemedicina, tema centrale delle giornate di Roma, si è convenuto sulla necessità di una programmazione delle azioni e dell'istiuzione di un registro delle sperimentazioni e dei device, utile alla trasferibilità delle best practice oltre i confini nazionali e regionali.

La Puglia è nel gruppetto di testa dell'innovazione in sanità e già offre servizi a medici e cittadini quali: la registrazione, ricerca e annullamento di prescrizioni farmaceutiche, specialistiche e di ricovero; la trasmissione dei certificati di malattia INPS verso il SistemaTS e il Fascicolo Sanitario Elettronico; l'aggiornamento dei dati anagrafici, incluse le esenzioni per motivi di reddito e per patologia; la gestione del consenso alla alimentazione e consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico; il conferimento, l'aggiornamento e il recupero del Patient Summary con la consultazione di dati e documenti costituenti il Fascicolo Sanitario Elettronico. Il rilascio di nuovi servizi è in programma nel prossimo futuro, insieme al ridisegno del nuovo portale della Sanità, che vedrà la luce entro il 2015 e sarà l'unica porta d'accesso per i cittadini al mondo della sanità elettronica.

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Valenzano, 16 ottobre 2014
 

 


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