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EUROPEAN ICT HUBS
München, Kreisfreie Stadt al primo posto, con un punteggio pari a 100, nella classifica delle Regioni con i migliori risultati in base all'indicatore composito dell'EIPE - European ICT Poles of Excellence. Segue Inner London - East con 97 e Paris con 95. | |
Uno studio della Commissione Europea ha realizzato il nuovo atlante dell'UE dei poli europei di eccellenza nelle TIC che mostra in quali zone prosperano le tecnologie digitali e analizza i fattori che contribuiscono al loro successo. Il primo dato che se ne deduce è che tra gli ingredienti determinanti del successo rientrano l'accesso a università e centri di ricerca di punta e la possibilità di reperire finanziamenti quali capitali di rischio. È questo, infatti, un fattore comune alle 34 regioni sparse in 12 paesi in Europa che costituiscono i poli europei di eccellenza nelle TIC, cioè le zone geografiche dell'UE che vantano i migliori risultati nelle attività di produzione, ricerca e sviluppo e innovazione nel settore delle TIC, attività essenziali in un contesto di reti internazionali a dimensione globale. "Ecco la dimostrazione che, nel settore digitale, il successo passa per volontà di investire, apertura mentale verso l'innovazione e pianificazione. Per affermarsi come leader tecnologico nel mondo l'Europa deve ora sviluppare questi valori." ha dichiarato la Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes. Lo studio, che s'iscrive nella strategia dell'UE volta a consolidare la leadership industriale e tecnologica dell'Europa nelle TIC, formula conclusioni che, insieme all'atlante, contribuiranno in futuro a definire la linea politica dell'UE sulla promozione dell'innovazione. Questi alcuni dati che definiscono i nodi nevralgici delle TIC in Europa: nella categoria laureati in informatica il Regno Unito conta 8 regioni tra le prime 10; nell'Attività di ricerca e brevettazione, la Germania si colloca al primo posto; la crescita più rapida dell'occupazione vede Lisbona (Portogallo) e Rzeszowski (Polonia) ai primi posti; Monaco di Baviera, Parigi e Londra attraggono la quota più ingente di capitali di rischio. Un altro dato che si registra è che il successo non è direttamente connesso alle dimensioni. Lo studio infatti, mette in evidenza l'importanza di regioni di dimensioni più piccole. Darmstadt, ad esempio, 150 000 abitanti e settimo posto tra i primi 10 poli di eccellenza, perché è in grado di mettere a frutto i suoi risultati nella ricerca e nell'innovazione e può fare affidamento su una comunità imprenditoriale attiva. Stessi esiti per Lovanio, Karlsruhe e Cambridge. Quali sono dunque gli ingredienti del successo digitale? Dal documento risulta evidente che una regione riesce a conseguire l'eccellenza nelle TIC grazie alle attività di ricerca e sviluppo che ospita sul territorio, alla capacità di trasporre sul mercato la conoscenza (ossia all'innovazione) e alla capacità di costruire su quest'innovazione un'attività imprenditoriale intensa. Nel dettaglio le regioni di punta nelle TIC paiono accomunate dalle seguenti caratteristiche: sono zone industriali di vecchia data; ospitano istituti d'istruzione prestigiosi e altri attori fondamentali dell'innovazione; conducono politiche a lungo termine in tema di ricerca e innovazione; godono di vantaggi storici (sono ad esempio la capitale politica nazionale); tendono a raggrupparsi (dei 34 poli di eccellenza, la metà è costituita da regioni limitrofe). Significativo è che le stesse caratteristiche siano state osservate in posti come la Silicon Valley (USA), Bangalore (India) o Changzhou (Cina), tra le più attive nella classifica dell'innovazione. Lo studio ha definito gli European ICT Poles of Excellence (EIPE) analizzando tutte le regioni dell'UE (1.303 regioni NUTS3) sotto il profilo dell'attività nelle TIC, assegnando a ciascuna un punteggio basato sul suo peso relativo: il 14% delle regioni ha totalizzato oltre 20 punti, le 34 migliori hanno un punteggio tra 41 e 100 punti. Tra le regioni con i migliori risultati in base all'indicatore composito dell'EIPE c'è anche Milano, quattordicesima nella graduatoria, con un rate di 59. Lo studio ha analizzato tre fattori nel settore delle TIC (attività imprenditoriale, ricerca e sviluppo, innovazione) in base alla relativa intensità (ad es., fatturato, crescita del fatturato, numero di dipendenti), internazionalizzazione (ad es., numero di partner internazionali dell'impresa/centro di ricerca/università) e presenza nelle reti (ruolo di ciascuna regione nelle reti: quali regioni costituiscono nodi nevralgici in collegamento diretto con molti partner, quali invece hanno collegamenti che consentono solo scambi limitati). Le conclusioni dello studio si basano su un indicatore composito che sintetizza 42 indicatori specifici di valutazione delle attività nelle TIC. Per elaborare gli indicatori e misurarli si è fatto ricorso a numerose fonti di dati e banche dati: graduatorie delle università, indici di citazioni, informazioni sulle collaborazioni nei progetti di ricerca europei, numero di grandi imprese globali d'investimento nella ricerca e sviluppo nelle TIC presenti in ciascuna regione, dati sui finanziamenti con capitali di rischio o sull'occupazione, dati sul fatturato delle imprese. Il progetto sui poli europei di eccellenza nelle TIC (EIPE) è sviluppato dal Centro europeo di ricerca insieme alla DG Connect. Scarica l'elenco delle migliori regioni Valenzano, 17 aprile 2014 |
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