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I DECRETI ATTUATIVI DELLA RIFORMA DELLA PA

Sul portale del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione sono stati pubblicatii i testi di  10 degli 11 decreti legislativi attuativi della legge 7 agosto 2015 n. 124, approvati dal  Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro Marianna Madìa, nella seduta del 20 gennaio 2015.

 

Sono finalmente disponibili i testi delle disposizioni che, nelle intenzioni del governo, contribuiranno in maniera definitiva ad ammodernare l'amministrazione pubblica, accelerare la sua digitalizzazione, semplificare i procedimenti, aumentare la trasparenza e razionalizzare le società partecipate. I testi però non saranno ancora esecutivi. Il loro iter infatti prevede, dopo il passaggio in Consiglio di stato, un confronto in Conferenza unificata Stato Regioni e  nelle commissioni camerali prima della loro definitiva approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo, il Governo ha detto come intende intervenire sul sistema delle sanzioni, quello delle autorità portuali, della razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato e della dirigenza sanitaria, sulla trasparenza, sul riordino delle società partecipate, sul Codice dell'amministrazione digitale (CAD), sulla Segnalazione certificata di inizio attività, sulle Conferenze dei servizi e sulla Semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi. Non c'è invece ancora un testo sui Servizi pubblici locali di interesse economico generale per i quali, pare, sia ancora aperta la discussione.

In particolare sono attesi cambiamenti significativi del mondo digitale generati dal Nuovo CAD e dal cosiddetto FOIA Freedom of Information Act italiano.

Il nuovo CAD affida il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione all'identità digitale rappresentata simbolicamente da un'unica LOGIN, un unico sistema di accesso attraverso cui sarà possibile accedere e utilizzare i servizi on line delle pubbliche amministrazioni, attraverso l'utilizzo di un Pin unico (SPID). Domicilio digitale e anagrafe della popolazione residente saranno gli altri strumenti utilizzati per quello che viene definito un cambiamento strutturale del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Sull'intero impianto del CAD vengono apportate modifiche sostanziali, volte a semplificare il testo per farlo diventare, nelle intenzioni del Governo, una "carta della cittadinanza digitale".

Per ciò che attiene il FOIA, invece, si procede al "riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" applicabile a tutte le pubbliche amministrazioni, ma anche a tutte le società a partecipazione pubblica, così come sono state definite nel decreto attuativo che le riguarda.

In particolare, viene reso strutturale il sito soldi pubblici, gestito dall''Agenzia per l'Italia digitale per promuovere l'accesso e migliorare la comprensione dei dati relativi all'utilizzo delle risorse pubbliche, e diventa lo strumento del Governo per praticare la trasparenza. Si ribadisce l'obbligo di pubblicare on line con dati aperti, in forma aggregata e disaggregata, l'ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione e delle società partecipate. Perciò gni singola amministrazione sarà obbligata a indicare sul proprio sito istituzionale in modo chiaro le proprie spese, retribuzioni e i dati relativi agli appalti e ogni altra informazione prescritta dalla legge sulla trasparenza.

Ma la vera novità è l'accesso ai dati. Grazie a questo provvedimento chiunque d'ora in avanti avrà diritto a conoscere non soltanto i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria della PA, ma anche quelli oggetto di accesso civico. L'accesso ai dati da parte dei cittadini sarà gratuito e la richiesta dovrà essere soddisfatta in 30 giorni. L'esercizio del diritto di accesso non è sottoposto ad alcuna limitazione e non richiede motivazione, affermando il criterio di trasparenzaper così dire "a prescindere" dallo specifico interesse dei singoli verso le informazioni.

Sono comunque previste eccezioni per cui l'accesso è rifiutato per la tutela di interessi pubblici inerenti alla sicurezza pubblica e nazionale, alla difesa e alle questioni militari, nonché alle relazioni internazionali. Sono previsti altri casi di diniego, quali su documenti relativi alla politica e alla stabilità finanziaria ed economica dello Stato, alla conduzione di indagini sui reati e alcuni casi di salvaguardia dellala proprietà intellettuale, il diritto d'autore e i segreti commerciali. Questo fa gridare taluni al depotenziamento di un atto legislativo a lungo atteso che avrebbe dovuto riequilibrare gli interessi dei cittadini e delle amministrazioni.

Puoi trovare tutti i testi sul sito del Ministro all'indirizzo http://www.funzionepubblica.gov.it/comunicazione/notizie/2016/gennaio/riforma-pa-approvati-i-primi-11-decreti-attuativi.aspx

Valenzano, 13 febbraio 2016

 


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