Una palazzina di ottocento metri quadrati nel campus universitario di Bari ospita il Datacenter del progetto ReCaS, ultimo nato nel dipartimento interateneo di Fisica "Michelangelo Merlin" e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Bari.

È uno tra i più importanti datacenter scientifici italiani e sarà inaugurato domani 9 luglio con una giornata a cui parteciperanno molti esponenti del mondo della ricerca nazionale e pugliese, dal direttore nazionale dell'INFN ai due rettori di università e politecnico di Bari, insieme a quello dell'Università Federico II di Napoli, per discute delle prospettive delle risorse di calcolo per la ricerca scientifica europea.

I dati tecnici sono impressionanti: 128 server (processore AMD)  8192 core (+ 4000 core rinvenienti da BC2S); ~ 4000 TB di spazio disco DELL con interfaccia FC; IBM System Storage TS3500 Tape Library in grado di archiviare su nastro 2500 TB di dati, slot già disponibili per 3700TB; Cluster HPC composto da 20 server, per complessivi 800 core Intel, con connessione infiniband e 20 schede NVIDIA K40; Home degli utenti con ridondanza in triplice copia online, usando file-system ceph per assicurare l'alta affidabilità dei dati.

Molteplici le aree di ricerca che trarranno vantaggio dalla potenza di calcolo offerta dalla infrastruttura: Bioinformatica; Filogenetica, Smart Cities (PRISMA),  Chimica computazionale; Fisica dell'atmosfera; Immagini satellitari; Immagini mediche. Già allo stato attuale costituisce la più potente infrastruttura di calcolo della Regione ed opera h24 per il CERN@Ginevra dal 2009. Da domani saranno in funzione oltre 13.000 cpu core e 6.000 TB di memoria. PRISMA, un progetto a cui partecipa anche InnovaPuglia, utilizza l'infrastruttura per rendere disponibili servizi applicativi pilota nei settori e-Health, e-Government e del rischio sismico, forniti attraverso l'integrazione di soluzioni software avanzate e in cloud computing.

"La realizzazione del datacenter è stata possibile grazie al progetto ReCaS (Rete di Calcolo per SuperB e altre applicazioni) - ha detto Roberto Bellotti, docente del Dipartimento interateneo di Fisica e responsabile del progetto Prisma - ed è anche la prova della possibilità di utilizzare finanziamenti europei in modo sano e virtuoso".

ReCaS è un progetto PON Ricerca e Competitività 2007-2013, Avviso 254/Ric. finanziato complessivamente per 13.7 milioni di Euro, il cui obiettivo è quello di potenziare alcune infrastrutture di calcolo già esistenti (4 Data Center nelle sedi di Bari, Catania, Cosenza e Napoli), capitalizzando i risultati della programmazione PON 2000-2006 e rendendo disponibili grandi risorse di calcolo e storage in contesti di calcolo distribuito. I partner del progetto sono l'INFN (Sezioni di Bari, Catania e Napoli e gruppo collegato di Cosenza), l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e l'Università degli Studi di Napoli "Federico II".

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Valenzano, 8 luglio 2015