Il Corriere delle Comunicazioni pubblica il testo in anteprima del tanto atteso statuto dell'Agenzia per l'Italia digitale, appena approvato della Corte dei Conti. Si completa con quest'atto, il processo di accentramento della governance dell'Agenda digitale, fino oggi distribuita fra più ministeri. Nei prossimi giorni, forse già domani, il testo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Lo statuto, prevede un comitato di indirizzo formato da un rappresentante del Mise, uno del Miur e uno del ministero della Funzione Pubblica, insieme a due rappresentante della Conferenza delle Regioni e del Tavolo permanente per l'Innovazione e presieduto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio. Al direttore generale, Agostino Ragosa, il compito di "gestione e attuazione delle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un ministro da lui delegato".

La dotazione organica dell'Agenzia viene stabilita in 130 unità, con un taglio sulla precedente versione di 20 unità, in linea con la spending review.

"L'approvazione definitiva dello Statuto dell'Agenzia per l'Italia Digitale segna un passaggio importante per l'attuazione dell'Agenda Digitale Italiana, definendo un processo di governance chiaro e stabile nell'azione dell'Agenzia e nell'indirizzo strategico della Presidenza del Consiglio - spiega Letta in una nota.

Dunque, formalizzato l'assetto istituzionale dell'Agenzia non dovrebbero esserci altri ostacoli all'avvio del programma dell'Agenda Digitale, per il quale sono trasferiti ad Agid circa 15 milioni di euro, tratti da DigitPA e Agenzia per l'Innovazione, oggi soppresse.

Anche Francesco Caio, commissario per l'Agenda digitale, si dice soddisfatto del completamento del processo e dell'introduzione nello Statuto di un Comitato di Indirizzo che "garantirà l'allineamento tra la visione strategica della Presidenza del Consiglio e le priorità operative dell'Agenzia".

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Valenzano, 4 febbraio 2014