Conservare la memoria del patrimonio regionale, raccontare il presente e proiettarsi verso il futuro: la Digital Library della Regione Puglia risponde a tutto questo e non solo. 

"Chi legge da piccolo, diventa grande" è stato il saluto che Vincenzo Rutigliano del Sole24Ore ha rivolto al pubblico folto che ha partecipato stamattina alla presentazione sul progetto di Digital Library della Regione Puglia.

Messa a punto da InnovaPuglia, la Digital Library è lo strumento per archiviare e conservare il patrimonio culturale regionale e non solo, perchè in realtà è tante altre cose. 

È l'insieme di oggetti culturali nativi digitali e di libri, riviste, giornali, fotografie, materiali sonori e audiovisivi, documenti d'archivio, oggetti museali, monumenti e siti di interesse storico-artistico resi archivio digitale multimediale, per proteggerli dal rischio di obsolescenza dei sistemi di conservazione. È un patrimonio reso disponibile alla collettività per essere riutilizzato, anche a fini commerciali, da cittadini, imprese, esperti informatici e giovani imprenditori. È un'infrastruttura tecnologica informativa, semplice, centrata sull'utente, per comunicare i vari aspetti della Cultura Pugliese, dai beni culturali al territorio, dal cinema, al teatro, la musica e la letteratura. È un gruppo di lavoro formato da tecnici professionisti informatici e una redazione esperta in catalogazione, metadatazione ed elaborazione di media digitali.

"Trasformare i contenuti culturali del territorio e da elementi statici, anche se ben conservati, farli diventare spazi attivi che possono essere riutilizzati dalla filiera delle imprese creative e dai cittadini che ne possono fare l'uso che meglio ritengono". Con queste parole Francesco Palumbo, direttore Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia, ha riassunto sinteticamente lo scopo principale da cui è nato il progetto. 

La Digital library è dunque pronta. Non è un portale, come potrebbe sembrare, è invece un oggetto complesso, in grado di dialogare con altri strumenti simili realizzati in Italia e in Europa, come Europeana, la biblioteca digitale europea che riunisce contributi già digitalizzati da diverse istituzioni dei 28 paesi membri dell'Unione europea, restituendoli in 30 lingue differenti. La Digital Library della Regione Puglia, la seconda in Italia dopo quella realizzata in Sardegna e la prima nel mezzogiorno, sarà di semplice utilizzo e permetterà la navigazione per media, per argomenti e per collezioni, raggruppamenti di risorse raccolte sulla base di un legame logico, tematico, gestionale o di altra natura. Sarà possibile anche la navigazione cartografica con la geolocalizzazione delle risorse sul territorio. Non è ancora on line, perchè il progetto è ora nella fase di chiamata per la raccolta di materiali che, soggetti pubblici e privati, possono fornire, contribuendo alla costruzione del patrimonio cutlurale digitale della regione.

"Due aspetti mi preme sottolineare a conclusione di questa giornata - ha concluso Angela Barbanente, vicepresidente e assessore alla Qualità del territorio della Regione Puglia - La prima: noi siamo una Regione del mezzogiorno che deve ancora comprendere appieno il valore del proprio patrimonio culturale, materiale e immateriale, e il grande sforzo di questi anni di amministrazione è derivato anche da questa non consapevolezza. Oggi non è tempo di interrompere questo processo, proficuamente avviato, occorre ancora investire in questa direzione".

"La seconda è che il carattere aperto della Digital Library non è solo in termini di open data e interoperabilità. È piuttosto apertura la dialogo e alla cooperazione istituzionale. L'approccio proprietario non può più spravvivere nell'era globale. Puglia.con per noi non è stato solo uno spot, è stato il simbolo della necessità di una conoscenza condivisa per il governo del territorio e , nel contempo, una pratica quotidiana. La Regione Puglia e InnovaPuglia, nel suo ruolo di agenzia pubblica, hanno il 'dovere' di rendere questo servizio per lo svliluppo del territorio. Non sarà facile misurarne i risultati nel breve tempo, ma abbiamo sufficiente letteratura per avere la certezza che procedendo in questa direzione ciò accadrà. Il futturo sta nella capacità di ciascuno di noi, sia pubblici che privati, di garantire che il processo non si interrompa e che il patrimonio culturale resti pubblico e collettivo".

Tutti i soggetti detentori di materiali culturali, digitalizzati o da digitalizzare, interessati a valorizzare e promuovere l'accesso e il riutilizzo dei propri contenuti da parte del più vasto pubblico, possono manifestare il loro interesse on line a questo indirizzo www.pugliadigitallibrary.it.

Guarda il video che racconta il progetto