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LA SCUOLA OPEN SOURCE

La Scuola Open Source è l'unico progetto del Sud Italia ad essersi aggiudicato il premio Che-Fare, per le migliori idee di innovazione sociale e culturale.

La Scuola Open Source si era già aggiudicata il primo posto, mantenuto dal primo all'ultimo giorno, nella classifica dei voti di Che-Fare, la terza edizione del bando nazionale che premia le migliori idee di innovazione sociale e culturale, partita da maggio di quest'anno con una call aperta che ha raccolto oltre 700 progetti da tutta Italia.

La competizione ha poi visto ridursi a 40 i progetti passati alla seconda fase di votazione online e, la Scuola Open Source entrata di diritto tra i 10 finalisti, la settimana scorsa ha gareggiato nella due giorni dedicata alla presentazione dal vivo dei progetti e alla valutazione tecnica con un colloquio di approfondimento da parte di una giuria di esperti composta, quest'anno, da Marco Rossi Doria, Alessia Maccaferri, Andrea Lissoni, Annamaria Testa. Al termine di una riunione di 6 ore per esaminare nel dettaglio i progetti, la giuria ha stabilito alla unanimità i tre vincitori: La Scuola Open Source - unico progetto del Sud Italia - Baumhaus di Bologna e Tournée da Bar di Milano.

È la giusta conclusione di una campagna di comunicazione di due mesi che ha combinato attività virali con un tour nelle principali città italiane.

Questa la motivazione ufficiale pubblicata sul sito: "Si tratta di una proposta solida, coraggiosa, visionaria, ed è espressione di molte anime e competenze che possono dare una spinta importante all'evoluzione di un territorio difficile. Attiva e integra reti locali e reti internazionali, la componente di ricerca e quella di impresa, di educazione e formazione, e di coesione sociale, mantenendo un focus forte sull'apprendimento. È proiettata nel futuro, con solide radici nel territorio e nel saper fare. Vivi complimenti da tutta la giuria."

"A gennaio 2016 'La Scuola Open Source' avrà un luogo dove la condivisione diventa una bandiera e potrà quindi diventare centro di ricerca, didattica e consulenza — artistica e tecnologica — per l'industria, il commercio e l'artigianato (digitale e non) - hanno affermato i referenti del progetto -  Attualmente è in atto una interlocuzione con il Comune di Bari, per l'utilizzo di uno spazio di proprietà della città. Altre soluzioni sono al vaglio. Siamo fiduciosi che la causa verrà sposata dall'amministrazione e dagli enti locali, in una logica di cooperazione e mutuo sostegno per un fine/sociale/comune".

"Crediamo che l'innovazione non possa e non debba essere un fatto meramente tecnologico o economico. Per noi l'innovazione è sempre sociale altrimenti è speculazione sull'ignoranza degli altri. Lavoriamo per un'idea di innovazione al servizio degli esseri umani, che non sostituisce ma estende, che cambia il futuro, migliora le vite delle persone, abilitando possibilità. Crediamo che l'educazione all'innovazione sia fondamentale perché educare significa dar forma al futuro. E vogliamo – decisamente – un futuro migliore".

Il progetto

La Scuola Open Source è:

  • Uno spazio dedicato alla conoscenza e all'innovazione tecnologica e sociale dove imparare, insegnare e fare ricerca, sviluppando le proprie idee di prodotti, servizi e tecnologie.
  • Un hackerspace in cui persone con interessi comuni nei campi dell'artigianato, tecnologia, scienza, arti visuali e poetiche, editoria, robotica, domotica, biologia, elettronica e non solo, possano incontrarsi, socializzare e collaborare.
  • Un centro di promozione del riuso intelligente, in cui dare una nuova vita a oggetti con tecnologia obsoleta.
  • Un FabLab, una piccola officina che offre servizi personalizzati di fabbricazione digitale, dotata di una serie di strumenti di prototipazione - stampa 3D, taglio laser, etc.
  • Una comunità aperta di artigiani digitali, maker, artisti, designer, programmatori, pirati, progettisti, sognatori e innovatori che agiscono assieme, sperimentando nuovi modelli e pratiche di ricerca (per il pubblico e il privato), didattica (per ragazzi, adulti, professionisti e manager), mentoring e co-living.
  • Uno spazio di aggregazione sociale in grado di generare osmosi di esperienze e competenze, aumentando esponenzialmente il valore dei singoli attori che prendono parte al processo.

Il progetto, frutto del lavoro di una squadra composta da FF3300, XYLAB, Barimakers, Social Key, 3DNEST e Nefula, nasce a seguito di due laboratori dal basso, finanziati dalla Regione Puglia nel programma di politiche giovanili, "X - Una variabile in cerca di identità" (tenutosi nel 2013) e "XYLAB" (del 2014). Dopo queste esperienze si è coagulato un gruppo eterogeneo che vede al suo interno ingegneri, programmatori, progettisti, ma anche psicologi, linguisti, artisti, project manager, maker e hacker.

Per ulteriori informazioni LA SCUOLA OPEN SOURCE

http://www.lascuolaopensource.xyz/

https://www.facebook.com/scuolaopensource

Ecco il videoracconto del tour de La Scuola Open Source, un miscuglio di forti emozioni, straordinari compagni di viaggio, facce amiche, facce nuove e luoghi incantati.

Valenzano, 17 dicembre 2015

 

 


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