A fine giugno e dopo una fase di consultazione pubblica, svolta mediante una piattaforma open source e aperta dal 5 giugno al 20 giugno 2014, l'Agenzia per l'Italia Digitale  ha reso disponibile la versione finale delle Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico relative all'anno 2014.

Risultati della consultazione, in cui gli utenti interessati hanno potuto commentare, aprire discussioni ed editare direttamente il testo delle linee guida, sono stati: una migliore precisazione  dello scopo e il ruolo della sezione riguardante le ontologie e i vocabolari; l'introduzione nel glossario della definizione di informazione; una maggiore leggibilità della tabella sulla compatibilità tra licenze.

Dunque, partendo dalle diverse proposte di modifica e integrazioni pervenute durante la fase di consultazione, è stato predisposto il documento finale,  adottato dall'Agenzia con determinazione commissariale n. 95 del 26 giugno 2014. Obiettivo è supportare le pubbliche amministrazioni nel processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo pubblico, proponendo un modello per i dati pubblici, e per la relativa metadatazione, e uno schema operativo per attuare il modello proposto. Lo schema operativo ha il compito di identificare le fasi del processo, raccomandare un possibile coordinamento tra il livello centrale e locale per lo scambio e pubblicazione di analoghe tipologie di dati aperti, nonché i ruoli delle varie figure professionali delle pubbliche amministrazioni coinvolte, indicando per ogni figura le principali azioni che essa deve intraprendere.

Il documento, che aggiorna e sostituisce quello già pubblicato dall'Agenzia lo scorso luglio 2013, introduce anche alcuni elementi di novità. In prima analisi, considera l'intero percorso di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, così come descritto all'interno dell'agenda nazionale. In particolare poi viene evidenziata la relazione tra i due concetti di trasparenza e dati di tipo aperto e viene ulteriormente dettagliato il modello operativo. Si arricchisce il panorama dei formati per i dati territoriali e i dataset di riferimento nel contesto geospaziale e nel contesto legale e contabile e viene introdotto il concetto di titolarità del dato.  C'è una maggiore attenzione alle sole licenze necessarie per applicare pienamente il paradigma dei dati aperti e vengono proposte alcune raccomandazioni sui principali elementi infrastrutturali per la pubblicazione e gestione dei dati aperti. Infine, vengono suggerite raccomandazioni più articolate per ciò che concerne il trattamento di
dati aperti nei capitolati di gara d'appalto

Le pubbliche amministrazioni che raccolgono, organizzano e gestiscono una vasta quantità di dati pubblici potranno così avviare un percorso di vera valorizzazione dei dati che superi definitivamente la funzionalità al perseguimento dei compiti istituzionali delle amministrazioni, assumendo una valenza di stimolo dell'economia digitale e sviluppo dell'innovazione e trasparenza amministrativa.

Perchè il processo sia efficace, però, è necessario che le PA assumano la consapevolezza che i dati pubblici  rappresentano un patrimonio cui corrisponde un valore economico che deve essere necessariamente considerato come volano per lo sviluppo del mercato, per la nascita di nuove figure professionali e per il supporto alle decisioni di ogni organo politico, anche locale, così come accade in altri Paesi.

Scarica le Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico

Valenzano, 3 luglio 2014