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NORMATIVA DEL FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI STRATEGICI

A 50 giorni dall'annuncio la Commissione europea ha presentato la normativa sul Fondo europeo per gli investimenti strategici:

 

La Commissione europea ha varato la proposta per la gestione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) che mobiliterà almeno 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati in tutta l'Unione europea nei prossimi tre anni. Saranno sostenuti soprattutto gli investimenti strategici, come la banda larga e le reti energetiche, e le imprese di dimensioni più piccole che contano un massimo di 3 000 dipendenti, come ha affermato il Presidente Jean-Claude Juncker. Sarà anche istituito un Polo europeo di consulenza sugli investimenti per contribuire all'individuazione, la preparazione e lo sviluppo di progetti in tutta l'Unione.

Se la proposta sarà adottata in tempi brevi, il Fondo potrà essere operativo entro giugno, aprendo il flusso dei nuovi investimenti e facendo ripartire l'economia dell'Unione.

"Il Fondo europeo per gli investimenti strategici sosterrà progetti che presentano un profilo di rischio più elevato, in modo da far decollare gli investimenti nei paesi e nei settori in cui più acuto è il bisogno di creare occupazione e di realizzare crescita - ha dichiarato Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per il portafoglio 'Occupazione, crescita, investimenti e competitività' -  Il prossimo passo dovrà essere una moltiplicazione dell'impatto del piano di investimenti per l'Europa che instauri un circolo virtuoso in cui l'aumento degli investimenti si traduca nell'aumento e miglioramento dei posti di lavoro e in una crescita stabile".

Queste le principali proposte.

Al Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), istituito in stretto partenariato con la Banca europea per gli investimenti (BEI), possono partecipare anche gli Stati membri attraverso  banche di promozione nazionali o enti pubblici di proprietà degli Stati membri o da essi controllati, soggetti del settore privato e soggetti extra-UE. I contributi nazionali versati al FEIS non saranno computati nella valutazione dell'aggiustamento di bilancio, e questo per tutti gli Stati membri, siano essi nel braccio preventivo o in quello correttivo del patto. Per i paesi che fruiscono della cosiddetta "clausola sugli investimenti", il trattamento favorevole ai fini del patto si estenderà anche al cofinanziamento con il FEIS di progetti o di piattaforme d'investimento.

Il comitato direttivo deciderà l'indirizzo generale, le linee guida d'investimento, il profilo di rischio, le politiche strategiche e l'allocazione strategica delle attività del Fondo, nel rispetto degli orientamenti politici della Commissione. Il numero dei membri e dei voti sarà assegnato in base all'entità del rispettivo contributo e tutte le decisioni saranno adottate per consenso e, qualora risulti impossibile raggiungere un consenso, le decisioni saranno adottate a maggioranza semplice. Nessuna decisione può essere adottata con il voto contrario della Commissione o della BEI. Il comitato sarà composto da sei esperti del mercato indipendenti e dall'amministratore delegato e, nella scelta dei progetti non ci sarà alcun vincolo geografico o settoriale. 

Il Polo europeo di consulenza sugli investimenti (EIAH) costituirà lo sportello unico di assistenza per tutta l'UE per l'individuazione, la preparazione, lo sviluppo e il finanziamento dei progetti e offrirà consulenza sull'uso di strumenti finanziari innovativi e sul ricorso a partenariati pubblico-privato.

 

Una riserva di progetti europei trasparente informerà gli investitori dei progetti esistenti disponibili e dei potenziali progetti futuri. La riserva sarà aggiornata periodicamente in modo che gli investitori dispongano di informazioni attendibili e attuali su cui basare le decisioni d'investimento.

La task force congiunta Commissione-BEI per gli investimenti ha già individuato circa 2 000 potenziali progetti per un valore di 1 300 miliardi di euro.

La proposta costituisce un fondo di garanzia dell'UE inteso a offrire al bilancio dell'Unione una riserva di liquidità per le eventuali perdite subite dal FEIS nell'attività di sostegno di progetti. Il fondo di garanzia sarà alimentato gradualmente con pagamenti attinti al bilancio dell'UE fino a raggiungere 8 miliardi di euro entro il 2020. A tal fine occorre modificare il bilancio 2015 dell'UE per aggiungervi le nuove linee necessarie e stornare verso di esse 1,36 miliardi di euro in stanziamenti d'impegno e 10 milioni di euro in stanziamenti di pagamento. Nel complesso, per l'esercizio 2015 l'impatto sul bilancio dell'UE è neutro. I 10 milioni di pagamenti concorreranno a coprire le spese amministrative del Polo europeo di consulenza sugli investimenti.

La proposta dovrà essere adottata da Parlamento europeo e Consiglio entro giugno, di modo che si possano attivare i nuovi investimenti fin dalla metà del 2015.

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Valenzanop, 26 gennaio 2015

 


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