L'annuario, realizzato per conto della Commissione europea, Direzione generale per Reti di Comunicazione, Content and Technology (DG CONNECT), illustra lo stato dell'arte dell'ecosistema per l'innovazione e della sua governance e porta diversi esempi pratici su come l'innovazione aperta porti benessere, sia in termini di crescita e occupazione, che di qualità della vita. La pubblicazione si basa sul libro bianco sull'Open Innovation 2.0, di Martin Curley e Bror Salmelin, come già l'edizione del 2014.

Nel testo si afferma che la chiave è vedere l'innovazione come un ecosistema in cui tutte le parti interessate sono giocatori attivi per creare e sperimentare insieme nuovi modi di fare, nuovi servizi e prodotti. L'innovazione deve essere così una pratica audace per vedere l'inaspettato e cogliere l'attimo, sapendo che la sperimentazione e la prototipazione nel mondo reale, con persone reali è un potente motore per allargare i limiti dei nuovi mercati e dare vita a nuovi prodotti e servizi e, nel contempo, per capire i cambiamenti e fare tesoro dei segnali deboli che alla fine diventano mainstream. Le esperienze dimostrano che è importante prendersi una pausa e affrontare i nuovi approcci, sperimentare e anche giocare con loro, con curiosità e coraggio.

L'annuario si concentra su tre aspetti, approfonditi in altrettanti capitoli: l'innovazione regionale e le piattaforme per la ricerca e l'innovazione, i living lab e le smart city. Saranno questi, anche, i tre temi chiave sul tavolo per il 2015, base di discussione dell'edizione 2015 della conferenza Open Innovation 2.0, quest'anno organizzata in Finlandia dal 7 al 9 giungo prossimi. La conferenza discuterà l'attuazione della Dichiarazione di Dublino - un manifesto co-creato per contribuire al raggiungimento di una economia e una società sostenibile attraverso l'innovazione aperta 2.0 - e affronterà temi quali l'imprenditorialità degli studenti, le piattaforme aperte per l'innovazione digitale e i modelli regionali innovativi. Annuario e conferenza fanno parte delle attività dell'Open Innovation Strategy and Policy Group (OISPG) dell'UE che riunisce gruppi industriali, università, governi e privati per sostenere le politiche per l'innovazione aperta presso la Commissione europea.

In Puglia il tema è oggetto di approfondimento e di sperimentazione da parte della Regione Puglia, in particolare nel progetto Apulian ICT Living Labs - Verso Puglia Digitale 2020.

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