La Commissione Europea ha pubblicato l'edizione 2013 del lavoro dell'OISPG - (Open Innovation Strategy and Policy Group) per fornire stimoli innovativi al dibattito sull'innovazione aperta in Europa.

L'Open Innovation Yearbook 2013 segue la serie degli annuari, avviata nel 2010, per stimolare la discussione sui processi e sulle pratiche in materia di innovazione dei servizi - in particolare quelli connessi alla società dell'informazione e della conoscenza - e condividere le migliori esperienze.

Obiettivo del volume è creare un manifesto e una piattaforma per la crescita sostenibile, attuata attraverso l'innovazione 2.0., intesa come un nuovo paradigma e un insieme di metodologie in grado di diffondere l'innovazione su ampia scala, affinché ne possano beneficiare il maggior numero di stakeholder.

L'edizione di quest'anno mette in evidenza in particolare due elementi: la natura dirompente della Open Innovation 2.0 sui processi preposti alla programmazione delle politiche nel quadro di Horizon 2020 e il ruolo degli ecosistemi di innovazione aperta che favoriscono occupazione e crescita sostenibile. Su questa linea di analisi sono forniti molti esempi e best practice realizzate in contesti di smart city e in contesti regionali. Sono anche identificati gli elementi distintivi che caratterizzano il paradigma della Open Innovation 2.0 e ne sostengono concetti e pratiche. Innanzitutto la creazione di valore condiviso, in modo da generare valore anche per la comunità in cui è generato il modello di business, ma anche un processo veramente aperto alla partecipazione, alla co-progettazione e co-creazione, in un quadro di  elevate aspettative da parte del mondo imprenditoriale e applicando un modello  di innovazione cosiddetta a tripla elica, in cui interagiscono sinergicamente governi, mondo imprenditoriale e mondo della ricerca, arricchita di un quarto driver significativo: il cittadino che entra nel sistema a pieno titolo e con un ruolo primario.

La prima parte di questo annuario descrive il nuovo approccio alle politiche di innovazione e ricerca del prossimo programma quadro Horizon 2020 e analizza modelli e  processi di innovazione utili a interconnettere l'intero ecosistema e favorire l'interazione e la crescita comune. La seconda parte si concentra invece sull'analisi degli ecosistemi di "Open Innovation"  nel contesto delle smart city e dei living lab, mettendone a fuoco trend, punti di forza e di debolezza. Nella terza e ultima parte sono forniti alcuni esempi interessanti e best practice, quali ad esempio il coinvolgimento degli utenti nella definizione di soluzioni innovative per sistemi di illuminazione cittadini o per la gestione delle risorse idriche, l'uso degli open data per la mobilità a Londra e l'uso  del Crowdsourcing come metodologia per lo sviluppo e la progettazione di soluzioni innovative.

Dalla ricchezza dei contenuti dell'annuario si percepisce che il tema dell'Open Innovation 2.0 è uno degli approcci chiave per favorire una crescita sostenibile e uno sviluppo sociale equilibrato, ma anche che la sua natura dirompente avrà un ruolo fondamentale nelle prossime sfide che dovrà affrontare l'Europa.

Open Innovation Yearbook 2013

Valenzano, 15 maggio 2013