"The Global Information Technology Report 2012" Living in a Hyperconnected World

È stato presentato lo scorso 4 aprile il Global Information Technology Report 2012, pubblicato dal World Economic Forum, un'organizzazione internazionale indipendente no-profit, fondata nel 1971 e con sede a Ginevra, in Svizzera, impegnata a studiare e produrre una serie completa di rapporti che esaminano in dettaglio la vasta gamma di questioni globali  per migliorare lo stato del mondo attraverso il coinvolgimento di imprese, leader politici, accademici e altri soggetti della società.

Negli ultimi dieci anni, il rapporto è diventato la valutazione più completa e rispettata a livello internazionale nell'analisi di cosa serva ai paesi per sfruttare al meglio il potenziale di innovazione e l'economia digitale. Nell'edizione del 2012 lo studio prende in analisi 142 economie che sono impegnate in politiche e azioni per aumentare la loro crescita e benessere attraverso l'uso dell'ICT.

La prima parte descrive il quadro concettuale e riferisce i risultati del 2012 espressi attraverso  il Network Readness Index (NRI). La seconda parte include due casi di studio, Azerbaigian e Maurizius, due paesi dove si stanno compiendo grossi sforzi per sfruttare appieno i benefici potenziali dell'ICT. La terza parte comprende i profili dettagliati di ogni economia e  fornisce un quadro completo del panorama attuale. La quarta parte include le tabelle di dati per ciascuna delle 53 variabili che compongono il NRI, con le classifiche complete delle economie prese in esame.

Portogallo, Spagna, Italia e Grecia sono ancora in ritardo nell'adozione dell'ICT,  nei confronti del resto delle economie dell'Europa occidentale. Nonostante i livelli accettabili di sviluppo delle infrastrutture, il ritardo si rivela soprattutto nel sistema scolastico e nel complesso del sistema di innovazione. In particolare in Italia, si registrano  un paio di caratteristiche singolari, causa della cattiva performance: il funzionamento debole del contesto politico e normativo e il ritardo del governo nello sfruttare l'ICT per aumentare la competitività del sistema paese.

Comunque nel rapporto di quest'anno, è la Svezia in cima alla classifica, seguita da Singapore e Finlandia.

Il rapporto presenta infine contributi di esperti che hanno avuto il compito di esplorare le cause e le conseguenze del vivere in un mondo iperconnesso,  dove le persone e le imprese possono comunicare istantaneamente e dove le macchine sono collegate tra loro e con la rete. (i.cam)

Scarica l'intero rapporto (file 11Mb)

Valenzano, 13 aprile 2012