Nella mappa dell'Europa contenuta nel Regional Innovation Scoreboard (RIS) 2014 l'Italia è colorata di giallo, a dimostrare che si colloca nel gruppo degli innovatori moderati, e per quanto riguarda la Puglia, si riscontra un miglioramento: è entrata anch'essa a far parte degli "innovatori moderati". Sin dal 2012 la Commissione Europea ha messo a confronto le 190 regioni dell'Unione europea e di Croazia, Norvegia e Svizzera collocando gli Stati membri all'interno di quattro gruppi di paesi: Leader dell'innovazione (leader), Paesi che tengono il passo (follower), Innovatori moderati, Paesi in ritardo. 12 regioni italiane su 20 rientrano nella categoria dei moderati, mentre sono solo 6 le regioni che si piazzano su di un livello più elevato.

Le regioni più innovative sono in genere nei paesi più innovativi e tutti i leader regionali d'innovazione dell'UE ( 27 regioni) sono in solo otto Stati membri dell'UE: Danimarca, Germania, Finlandia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito. Il dato indica che l'innovazione di eccellenza è concentrata in relativamente poche aree in
Europa, ma in ogni caso in alcune regioni l'innovazione è migliorata nel tempo (155 su 190).

La stragrande maggioranza delle  regioni nel campione sono considerati comunque bassi 'assorbitori' di
finanziamenti e mostrano un modesto livello di innovazione e dunque questi risultati evidenziano il "paradosso dell'innovazione regionale" quale caratteristica dominante dell'innovazione regionale europea e bisognerà mettere maggiore attenzione alla politica di innovazione in Europa nel futuro periodo di programmazione 2014-2020.

Detto questo, si riscontra che la Puglia è, insieme alla Sardegna, la regione italiana che meglio utilizza i fondi europei per lo sviluppo dell'innovazione e della ricerca nelle imprese. Il dato che emerge dall'ultimo RIS, è che il più alto tasso di nuovi investimenti in attività di ricerca e tecnologiche è appannaggio delle Regioni convergenza, mentre presentano i più consistenti investimenti a sostegno dell'innovazione d'impresa e della commercializzazione, oltre alla Puglia, la Grecia (Anatoloki Makedonia), il Portogallo (Regione Autonoma di Açores), la Francia (Martinica e Corsica) e la Svezia (Norra Mellansverige e Mellersta Norrland).

Come fa notare il portale Sistema Puglia, dati alla mano, in Puglia il RIS registra un tasso di investimenti in ricerca e sviluppo nel settore pubblico pari allo 0,35% rispetto al PIL regionale, molto vicino alla media europea (0,36%), e un indice dello 0,51 (percentuale di fatturato attribuibile alla vendita di prodotti innovativi alle sole PMI, rispetto al fatturato totale) per la quantità di vendite di prodotti innovativi alle imprese, in linea con le altre regioni italiane. Dunque nonostante un trend costantemente in crescita, c'è ancora molto da fare perché gli indici relativi al numero dei laureati (0,21% nella fascia di età compresa tra i 30 e i 34 anni), agli investimenti in ricerca e sviluppo nel privato (0,16% del PIL regionale), alla collaborazione tra le PMI innovative (0,05% del numero totale di PMI presenti sul territorio pugliese) e ai brevetti (0,16 per ogni miliardo del PIL nazionale) riescano a raggiungere la media europea.

Scarica il Regional Innovation Scoreboard (RIS) 2014

Valenzano, 17 marzo 2014