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REGIONE PUGLIA: LE NUOVE REGOLE PER LE PARTECIPATE

 

Da un lato tetti alla spesa, per i consigli di amministrazione, per i dirigenti, ma anche complessivamente per il personale, le consulenze e le acquisizioni, dall'altro le nuove Linee di indirizzo per le società controllate e le società in house della Regione Puglia.

 

Sono state approvate dalla Giunta Regionale dello scorso 5 maggio due delibere che dettano le regole per il buon andamento delle società partecipate, a qualunque titolo, dalla Regione Puglia.

In attuazione della Legge Regionale n. 26/2013 e in particolare dell'articolo 25 "Norme in materia di controlli" la DGR n. 812 dispone le "Linee di indirizzo per le società controllate e le società in house della Regione Puglia". La delibera innanzitutto parla della ricognizione effettuata dagli uffici competenti che hanno confermato il controllo della Regione su 6 società: InnovaPuglia s.p.a., Società in house; PugliaSviluppo s.p.a., Società in house; Puglia Valore immobiliare s.r.l., Società di cartolarizzazione, a totale partecipazione regionale; Acquedotto Pugliese s.p.a., a totale partecipazione regionale; Aeroporti di Puglia s.p.a., partecipata al 99,41%; Terme di Santa Cesarea s.p.a., partecipata al 50,49%. Dopo di che, definisce precisamente le varie tipologie di società, dichiarando in cosa consista il controllo e come debba avvenire. In particolare, sono società in house quelle nelle quali la Regione esercita "il controllo analogo, in conformità ai principi stabiliti dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea e nelle quali la Regione detiene la totalità del capitale sociale". Il controllo analogo impone alla Regione funzioni di indirizzo, che significa indicare gli obiettivi dell'attività e dettare le direttive per raggiungerli, ed esercita "attività di controllo forte" andando cioè oltre la verifica e assumendosi il potere di "direzione, coordinamento e supervisione delle attività finanziarie e di gestione, anche ordinaria". Analoga definizione è data per le altre società partecipate.

Su un altro punto la delibera è chiarificatrice perché definisce quali siano le "operazioni rilevanti". Bilancio, piani triennali, contratti aziendali, spese di importi superiori al 25% del patrimonio societario,  contratti o convenzioni di finanziamento con istituti di credito e altro - e nella delibera sono elencati tutti precisamente - devono tutti essere approvati preventivamente e comunicati entro 5 giorni, dopo che siano stati effettivamente adottati. Ci sono poi le disposizioni per la designazione degli organi societari, CdA e collegi sindacali, e dei loro compensi che ovviamente sono competenza della Giunta regionale, nel rispetto delle norme di legge e del principio di parità di genere. A chiusura, si dispone un elenco preciso di ulteriori disposizioni che completano il controllo totale della Regione sulle società controllate e su quelle in house.

Scarica la delibera 812 del 05-05-2014

Una seconda delibera, la DGR n. 810, sempre del 5 maggio 2014,  definisce invece le "Linee di indirizzo a valere per il 2014" per la razionalizzazione e il  contenimento della spesa di personale per gli enti strumentali, le agenzie regionali e le società a partecipazione regionale. Nel Titolo I di tale documento sono elencate le disposizioni che si applicano in particolare alle società in house e alle altre società strumentali della Regione Puglia, cioè Innovapuglia S.p.A., Puglia Sviluppo S.p.A. e Puglia Valore Immobiliare S.r.l. A tali società si "applicano le disposizioni limitative di spesa di personale vigenti per la Regione Puglia" e cioè esse sono tenute all'obbligo del "complessivo contenimento della spesa di personale rispetto all'ammontare relativo all'anno 2013".

Seguono le disposizioni specifiche che riguardano i singoli capitoli di spesa: assunzioni, trattamento economico individuale dei dipendenti - con limiti ed esclusioni - contratti di lavoro di altra natura e contratti di consulenza. Sono fatte salve le disposizioni del C.C.N.L. vigente e si demanda alla contrattazione aziendale il compito di individuare gli istituti e i relativi trattamenti economici sottratti al tetto retributivo, con particolare riferimento all'introduzione di "forme di retribuzione variabile legate al risultato e/o all'affidamento di specifiche responsabilità organizzative o professionali in analogia a quanto valevole per il settore pubblico". Infine, si ribadiscono le norme relative al reclutamento del personale. Analoghe disposizioni sono emanate per le altre società a partecipazione regionale. Il documento è concluso dalle norme di comune applicazione, quelle relative al controllo e alla viglanza.

Scarica la delibera 810 del 05-05-2014.

Valenzano, 12 maggio 2014

 


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