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SECONDO OSSERVATORIO ASSINFORM ICT NELLA PA

Presentati stamane a Roma i risultati dati della seconda edizione del Rapporto Assinform che fa il punto sulle dinamiche di spesa e di investimento in innovazione tecnologica della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale. 

La Ricerca, realizzata nel 2013 da NetConsulting e dall'Osservatorio Netics, si è basata sulla rilevazione diretta di dati e informazioni quantitative e qualitative presso i dirigenti responsabili dei Sistemi Informativi di 30 Enti Centrali e Ministeri, 21 Amministrazioni Regionali e Province Autonome, 300 Comuni e 32 Province, il Ministero della Salute, 10 assessorati regionali alla Sanità, 30 ASL e 20 tra aziende ospedaliere e policlinici universitari.

Giancarlo Capitani, amministratore delegato di NetConsulting, ha illustrato la ricerca confermando alcuni elementi di ritardo, già riscontrati nella precedente edizione (vedi nostra notizia ndr)  e sottolineando nuovi elementi positivi. Tra i primi: un calo medio annuotra il 2007 e il 2013, pari quasi a 3 punti percentuali della spesa destinata a prodotti e servizi ICT, in un quadro di progressiva riduzione degli investimenti del settore; un progresso particolarmente lento verso la digitalizzazione della PA, in parte attribuibile al ritardo con cui sono emanate le regole tecniche e i decreti attuativi; un'infrastruttura hardware e software sempre più datata, con uno scarso grado di interoperabilità tra i sistemi  e un'elevata frammentazione dei sistemi informativi all'interno delle stesse amministrazioni.

Elementi che aprono uno spiraglio nel fosco quadro appena rappresentato sono invece: l'accelerazione nella spesa per la Sanità da parte delle Regioni, che assumo un ruolo centrale negli investimenti ICT; una razionalizzazione del processo di procurement con un forte accentramento degli acquisti di beni informatici, grazie allo sviluppo del mercato elettronico e del ruolo di Consip nella sua gestione; l'ampliamento dell'offerta di servizi on line, da parte dei grandi Comuni e della PA centrale, anche se senza un'effettiva crescita dell'utilizzo degli stessi da parte dei cittadini.

Le direttrici individuate per il biennio 2013 – 2014 degli investimenti ICT della Pubblica Amministrazione si stanno invece orientando su: l'ottimizzazione e la virtualizzazione dell'infrastruttura IT; il rinnovo dei Data Center e l'introduzione di soluzioni di DisasterRecovery e Business Continuity, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze, per esempio, in ambito sanitario; l'elevazione del grado di sicurezza informatica; il miglioramento dell'efficienza attraverso l'informatizzazione dei processi; l'integrazione e l'interoperabilità applicativa delle strutture sanitarie, per eliminare le inefficienze e gestire gli errori clinici; il potenziamento dell'offerta e dell'interattività dei servizi online per cittadini e impreselo sviluppo e il miglioramento dei modelli di governance.

L'Osservatorio ha poi concentrato l'attenzione sul livello di attuazione degli obiettivi dell'Agenda Digitale Italia in materia di sanità, dove, in controtendenza, la spesa ICT registra un se pur lieve aumento, un + 0,72%, passando da 1.118 mln di euro del 2012 a 1.126 mln € come previsione di spesa per il 2013.

Il Rapporto ha indagato in particolare quattro temi: l'Anagrafe Sanitaria Unificata, dove solo Lazio, Calabria, Sicilia non hanno un sistema operativo funzionante; il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), dove solo in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Provincia Autonoma di Trento il sistema è pienamente operativo, mentre in 12 Regioni, tra cui la Puglia, il FSE è ad oggi in fase sperimentale e per Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria e Abruzzo si registrano maggiori ritardi; la Ricetta Elettronica, tema colnnesso a quello precedente, la cui situazione è frammentata nelle diverse regioni, a causa della modalità di trasmissione delle ricette, che in alcuni casi si basa sul Sistema di Accoglienza Centrale di Sogei e in altri, tra cui la Puglia, su sistemi di accoglienza propri; infine il CUP, per il quale la maggioranza delle Regioni ha unificato la propria rete attraverso diversi tipi di accentramento (CUP Unico, Federato o SovraCUP) e ad oggi solo 4 Regioni (Veneto, Puglia, Calabria e Sicilia) hanno lasciato che ciascuna ASL gestisca autonomamente. le reti di prenotazione.

Altri temi soggetto di indagine sono stati: le Smart Cities, il 63% dei Comuni con oltre 100.000 abitanti ha già in corso o prevede un Piano Comunale in tale ambito, con particolare attenzione al miglioramento della mobilità, all'energia, alla sicurezza urbana e al turismo; gli Open Data su cui le iniziative sono ancora limitate, fatta eccezione per alcuni casi d'eccellenza tra le Amministrazioni, e  l'ambito sembra essere ancora confinato alla mera pubblicazione di dati mentre, solamente in pochi casi, si riscontra lo sviluppo di applicazioni web o mobile che forniscano servizi a valore aggiunto per cittadini e imprese; il Cloud Computing che sta ricevendo una forte spinta dal Governo, anche attraverso il Piano di razionalizzazione e riorganizzazione dei CED pubblici, ed è il settore nel quale vi sono ampi margini di sviluppo con una situazione in cui, il 50% degli Enti Centrali dichiara di adottare/prevedere l'utilizzo di servizi di Cloud Computing (20% già operativi),  il 43% delle Amministrazioni Regionali dichiara di aver già adottato o prevede di adottare entro fine 2013 servizi di tipo Cloud, oltre l'80% degli Enti Locali (soprattutto quelli minori) non prevede ancora l'adozione di servizi Cloud e, infine, utilizzo nella Sanità pubblica è molto contenuto (34% delle ASL/Aziende Ospedaliere).

L'analisi effettuata evidenzia gli aspetti chiave di un percorso non facile, con molti ritardi, ma che al contempo mostra fermenti incoraggianti, importanti in una fase in cui cittadini e imprese attendono un salto di qualità da parte di tutta la PA. Le finalità dell'Osservatorio dimostrano, dunque, di superare la rilevazione quantitativa e con analisi puntuali, di  offrire nuovi elementi di riflessione alla PA stessa e al settore dell'ICT. Tutti gli elementi indicano che la vera sfida da affrontare è l'accelerazione del percorso verso la Pubblica Amministrazione Digitale, in cui se l'ICT è raramente considerato un driver per il cambiamento e l'innovazione dell'amministrazione, si riscontrano casi di assoluta eccellenza, anche a livello internazionale. Tutti questi casi sono caratterizzati da un mix fatto da un committment molto forte da parte politica e da parte dirigenziale, capace di superare la naturale resistenza al cambiamento.

Il Progetto dell'Osservatorio ICT nella Pubblica Amministrazione è stato realizzato con il supporto delle
seguenti aziende associate ad Assinform : Dedagroup, Infocamere, Postecom e Telecom Italia. Tra i Partner  è da evidenziare la partecipazione di CONSIP, AGID (Agenzia per l'Italia Digitale), CISIS (Centro Interregionale per i Sistemi Informatici e Statistici), Federsanità ANCI e Ancitel, società dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Vai al sito del rapporto Assinform

Valenzano, 20 novembre 2013

 


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