Si è svolto ieri il convegno "Le smart Cities nell'Agenda Digitale"  coordinato da Luca De Biase, giornalista e scrittore, responsabile di Nòva24, inserto dedicato alle tecnologie del "Sole 24 Ore", e membro dell'Unità di missione governativa sull'Agenda Digitale,  che ha affermato che l'Agenda digitale è una grande visione di digitalizzazione e modernizzazione del paese per migliorare l'efficienza, aumentare la qualità della vita dei cittadini e alimentare opportunità culturali, sociali ed economiche. "Tutti sappiamo che molti progetti sono di fondamentale importanza, ma è indispensabile che cambi la logica del ciascuno fa il suo e che le soluzioni siano interoperabili e riusabili in altri contesti. Così come è fondamentale che le scelte tecnologiche siano fatte da organizzazioni e gruppi sociali per i quali sono state pensate, affinché la disponibilità di tecnologie non sia un fenomeno meramente efficientistico, ma un bisogno emergente di cambiare la società contemporanea". È il caso, ad esempio, di una persona che ha un figlio all'ospedale con una grave malattia e mentre lavora,  dall'ufficio,  a distanza, si connette all'ospedale e intanto il figlio è in grado di seguire le lezioni attraverso la rete. Perchè tutto questo accada e abbia efficacia, però, è necessaria una forte governance delle iniziative. 

Della governance e delle priorità nazionali ha appunto parlato Francesco Caio, Commissario per l'Agenda digitale, recentemente nominato dal Governo, che ha aperto i lavori.  "Dobbiamo comprendere che dotare le città di adeguate infrastrutture tecnologiche può essere vano se non si acquisisce una vera cittadinanza digitale. Noi ci siamo concentrati su tre punti: Identità digitale, Anagrafe digitale e Cittadinanza elettronica. È un'agenda programmatica molto precisa che ha al centro il cittadino e che dovrebbe produrre un rinnovato rapporto tra le persone e lo Stato, finalmente efficiente, funzionante e, per così dire, amichevole" ha affermato Caio.

In questo quadro, Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, ad apertura della seconda sessione ha fatto un intervento franco ed esplicito e ha parlato dell'esigenza di efficienza e rinnovamento delle reti invitando gli operatori privati a fare la loro parte, senza lamentarsi, ma sottolineando anche i compiti, ormai non più procrastinabili, del settore pubblico: "Occorre che il braccio pubblico crei le condizioni, normative e fiscali, per attrarre capitali e finanziamenti privati che finanzino le nuove reti" ha affermato.

Antonio Catricalà, Viceministro per lo Sviluppo Economico, ha invece aperto la terza sessione del convegno ricordando che il 24 e 25 a Bruxelles si farà il punto sull'agenda digitale europea. "Siamo in una fase molto importante perché si discuterà per esempio della necessità di uniformare le tariffe nella navigazione internet per tutti gli europei - ha detto - Noi, dobbiamo ammetterlo, siamo indietro nella copertura del digital divide. Ebbene, prendiamo spunto dallo spirito del decreto Scavi, con il quale si è ottenuto un grande risultato, semplificando la stesa dei cavi di fibra ottica grazie alle minitracce, eseguite in deroga alle regole comunali. La semplificazione delle procedure è un prerequisito per rendere smart le nostre comunità".

A questa sessione ha preso parte anche il direttore generale di InnovaPuglia, Francesco Saponaro, che ha sottolineato come l'obiettivo della Regione Puglia non sia solo definire un'agenda digitale regionale, ma anche quello, ben più ambizioso, di avvicinare le soluzioni identificate ai bisogni reali dei cittadini, per renderle veramente efficaci, e accorciare la distanza tra la fase alta della programmazione e la selezione e attuazione dei progetti, . "Si teme che il ciclo di programmazione 2020 sia troppo simile a quelli precedenti - ha affermato Saponaro - con finanziamenti privi di una reale efficacia che non producono una vera innovazione dei territori. L'altro rischio, reale, è perdere almeno i primi due anni iniziali della programmazione, prima di dare il via ai progetti. Questo è inaccettabile in un tempo di crisi aspra. Per questo abbiamo sposato un modello, quello dei living labs, di coprogettazione, insieme all'utenza e stiamo pensando a declinare obiettivi forse più contenuti, ma facilmente misurabili. Ad esempio, stiamo definendo in quanto tempo saremo in grado di completare la copertura di 147 aree minori, non raggiunte dalla Banda Larga, perchè non di interesse per gli operatori commerciali o in quanti mesi produciamo esiti misurabili di diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico sull'intero territorio o servizi pubblici digitali diffusi per il cittadino e le imprese. Proprio sul fascicolo sanitario elettronico - ha concluso Saponaro - potremmo fare tesoro dall'esperienza inglese dove, rilevata la eccessiva lunghezza del ciclo di programmazione dell'innovazione, si è deciso di puntare sulla realizzazione di un abstract delle informazioni, finalizzate all'emergenza, cosa di cui, peraltro, il 100% dei medici riconosce essere di assoluta efficacia, producendo così innovazione percepibile immediatamente".

Il filmato completo dell'iniziativa è dispopnibile sul portale di InnovaTV  all'indirizzo  http://www.innovatv.it/protagonisti-smart-city-2013?field_soggetto_name=&page=2

Valenzano, 18 ottobre 2013